Raw data from the Italian National Forest Inventory are on-line and publicly available
Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 13, Pages 33-34 (2016)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0083-013
Published: May 11, 2016 - Copyright © 2016 SISEF
Editorials
Abstract
Raw data from the Italian National Forest Inventory are on-line and publicly available. The National Forest Service in cooperation with the Forest Monitoring and Management Research Unit of the Council for Agricultural Research and Economics (CREA) released the raw data from the National Inventory of Forests and forest Carbon pools - INFC2005 project, the second Italian national forest inventory. Data are available together with metadata information at ⇒ http://www.inventarioforestale.org/. Users, after registration, can download data from 230.874 living tree stems, 16.472 dead tree stems, 31.083 stumps, from a total of 7.272 field plots (for 1.384 of them additional data on fine woody debris and soil carbon pools are also available).
Keywords
National Forest Inventory, INFC, Italy, Open Access, Italian Forest Service
Un importante evento per il settore forestale italiano. Nei giorni scorsi, il Corpo Forestale dello Stato (CFS), in collaborazione con il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha pubblicato on-line i dati grezzi dell’Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali del Carbonio - INFC2005, il secondo inventario forestale nazionale italiano (Fig. 1).
Fig. 1 - Distribuzione geografica delle 7272 unità di campionamento di terza fase dell’Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali del Carbonio 2005. Valori di provvigione di massa legnosa (fonte: ⇒ http://www.inventarioforestale.org).
I dati sono disponibili insieme ai relativi metadati all’indirizzo ⇒ http://www.inventarioforestale.org/
Gli utenti, previa registrazione, possono scaricare i dati derivanti dalla misurazione di 230.874 fusti, 16.472 alberi morti in piedi, 31.083 ceppaie. Dati acquisiti in 7.272 aree di saggio di terza fase (1.384 delle quali hanno ulteriori dati sul legno morto di piccole dimensioni e sul carbonio nel suolo, risultato della cosiddetta “terza fase +”).
Un notevole sforzo congiunto di CFS e CREA che permette all’Italia di allinearsi a Spagna e Francia ([3]) che hanno deciso di aprire gli archivi degli Inventari Forestali Nazionali a tutto il pubblico.
Pare importante a questo punto sottolineare che è proprio da queste pagine che si è mosso un confronto scientifico che ha visto il mondo della ricerca ([1], [2]) confrontarsi in modo aperto e costruttivo con il CFS ([4], [5]) sul tema dell’accessibilità ai dati grezzi dell’Inventario Forestale Nazionale.
Al CFS e al CREA il merito di aver applicato la PSI-Directive seguendo le raccomandazioni dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID). A questo punto spetta al mondo della ricerca dimostrare i vantaggi di questo nuovo scenario con una attenta e approfondita valorizzazione di questo patrimonio informativo sulle nostre foreste.
L’auspicio per il futuro è che il progetto INFC continui, indipendentemente dall’esito operativo della riforma del CFS attualmente in corso. Non ci può essere pianificazione del territorio, valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici, quantificazione degli innumerevoli servizi ecosistemici che le nostre foreste forniscono senza un inventario forestale nazionale permanente.
Per finire, visto che le istituzioni camminano sulle gambe degli uomini, un doveroso quanto sentito ringraziamento a Enrico Pompei, che si è adoperato con grande convinzione e professionalità nella complessa gestione dell’inventario e affinché i dati da esso scaturiti potessero essere, infine, a disposizione di tutti.
References
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