*

The role of Quercus trojana Webb in the biodiversity of Murgia Materana Park

Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 21, Pages 7-7 (2024)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0044-020
Published: Jan 16, 2024 - Copyright © 2024 SISEF

Book Reviews

Abstract

The book “The role of Quercus trojana Webb in the biodiversity of Murgia Materana Park”, by Enrico L. De Capua, offers a comprehensive overview of the park’s biodiversity, with a particular focus on Quercus trojana Webb.

Keywords

Biodiversity, Preservation, Oak Tree, Development, Protection, Vulnerability

 

De Capua EL (2023). Il Fragno (Quercus trojana Webb) nel quadro della biodiversità del Parco della Murgia Materana. Edito dal Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano.

È stato recentemente pubblicato il volume “il Fragno (Quercus trojana Webb) nel quadro della biodiversità del Parco della Murgia Materana” a cura di Enrico L. De Capua. Un testo dedicato alla caratterizzazione del fragno (Quercus trojana Webb), che costituisce senza dubbio un contributo alla conoscenza e pone le basi per un’efficace gestione, che punti alla conservazione e valorizzazione della biodiversità. Lo stesso autore, nelle note introduttive, presenta il lavoro come un “approfondimento relativo ad una specie forestale per la quale gli elementi conoscitivi o gli studi risultano piuttosto esigui e frammentari, soprattutto a livello locale”. Il lavoro rappresenta il frutto di una lunga esperienza lavorativa e della volontà di fornire uno strumento conoscitivo del valore ecologico-ambientale dell’area in esame.

Il contenuto è organizzato in capitoli che introducono e guidano il lettore alla scoperta del patrimonio naturalistico che il Parco della Murgia Materana custodisce. In particolare, nella prima parte si introduce il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, con cenni agli aspetti geomorfologici, fisiografici e climatici. Completa la prima parte un’approfondita descrizione degli aspetti floro-faunistici-ambientali. Segue il focus sul fragno (Quercus trojana Webb), specie ancora poco indagata, che rappresenta il cuore del volume. Il testo costituisce una ben documentata indagine, basata su misurazioni morfometriche, di anatomia del legno e valutazione dei principali caratteri ecologici della specie. La presenza del fragno nella Murgia Materana costituisce la stazione più meridionale in Italia, oltre a rappresentare il limite di distribuzione occidentale della specie. Di dettaglio anche l’indagine storica che ne delinea il contesto, e la ricostruzione della valenza simbolica che le specie quercine hanno assunto nel tempo. Come sottolinea l’autore, si tratta di una specie storicamente importante per la popolazione locale, ora circoscritta a pochi nuclei. Nella maggior parte dei casi, si tratta di cedui con struttura irregolare, lasciati alla libera evoluzione: frequente è la presenza di ceppaie con polloni invecchiati e matricine a densità non uniforme costituite da piante di grandi dimensioni. Nonostante il loro molteplice valore sia attualmente riconosciuto, si tratta di formazioni che in passato sono state oggetto di sfruttamento intensivo che ne ha spesso ridotto l’estensione e frammentato la distribuzione. Questo, come rimarcato anche dall’autore, ha reso questi ambienti estremamente fragili. La seconda parte del libro si basa sull’analisi delle principali azioni di recupero, conservazione e valorizzazione del territorio della Murgia, rimarcando gli interventi già messi in atto in campo faunistico e vegetazionale negli ultimi anni. La parte finale del lavoro si concentra sull’inevitabile connubio/co-evoluzione tra città ed ecosistemi naturali. L’autore riporta come ci sia una forte interdipendenza tra il rione antico della città di Matera ed il territorio del Parco.

In generale, il volume porta a considerare la tutela e la conservazione degli habitat naturali sotto molteplici aspetti: innanzitutto, in relazione alla loro valenza naturalistica ed al ruolo che rivestono a livello territoriale; non va, però, tralasciato il loro valore economico legato alla possibilità di garantire una fruizione sostenibile. Il testo offre lo spunto per porre l’attenzione sulla necessita di raggiungere un modello di sviluppo che sappia coniugare gli aspetti ambientali, con quelli sociali ed economici: lo sviluppo, infatti, non può sussistere se le risorse ambientali versano in cattive condizioni, cosi come l’ambiente non può essere tutelato se non si considera l’importanza anche economica del fattore ambientale.

 
 
 

Navigazione

 

This website uses cookies to ensure you get the best experience on our website. More info