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A nice book on forest entomology

Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 11, Pages 102-103 (2014)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0092-011
Published: Apr 22, 2014 - Copyright © 2014 SISEF

Book Reviews

Abstract

Salutiamo con piacere l’uscita del testo di zoologia forestale recentemente edito per i tipi dell’Ateneo Padovano: Battisti A, De Battisti R, Faccoli M, Masutti L, Paolucci P, Stergulc F, 2013. Lineamenti di zoologia forestale. Padova University Press, Padova, pp. 442 . Esso riempie un vuoto editoriale e didattico sulle tematiche affrontate, rendendo disponibile una trattazione organica, rigorosa, e a un prezzo assolutamente contenuto.

 

Battisti A, De Battisti R, Faccoli M, Masutti L, Paolucci P, Stergulc F, 2013. Lineamenti di zoologia forestale. Padova University Press, Padova, pp. 442, € 25.00.

Scrivere testi e manuali universitari è diventato da tempo, per motivi di varia natura, un’impresa ingrata che implica destinare una quantità ingente di tempo ed energie, in cambio di ben più esigui riconoscimenti, materiali o immateriali che essi siano.

Eppure i buoni testi accademici, che abbinino il rigore della trattazione a prezzi contenuti (per contrastare il ricorso alle fotocopie), sono tanto necessari quanto rari, e inoltre, per diverse discipline universitarie, essi rappresentano la prima trattazione dell’argomento con cui ci si confronta nell’arco del proprio percorso di studi. Per dirla in altri termini, utilizzando un riferimento culturale “basso”, un manuale universitario corrisponde potenzialmente a “quei centimetri di libri sotto i piedi” che, in una canzone di Samuele Bersani, i bambini usano “per aprire la maniglia della porta e andare fuori”. Chiarendo una metafora che spero non suoni irriverente, un buon testo universitario deve non solo contribuire all’apprendimento ai fini del superamento di un esame, ma anche stimolare potenziali passioni e futuri interessi.

E’ per questo, e per altri buoni motivi, che non si può che salutare con piacere l’uscita di questo testo di zoologia forestale recentemente edito per i tipi dell’Ateneo Padovano. In primo luogo esso riempie un vuoto editoriale e didattico sulle tematiche affrontate, rendendo disponibile una trattazione organica, rigorosa, e a un prezzo assolutamente contenuto, senza che questo incida sulla quantità e qualità del materiale fotografico e della iconografia.

Obiettivo dichiarato degli Autori è (citando dalle note di copertina) quello di presentare al lettore le faune di foresta come “componenti fondamentali di un sistema di straordinaria complessità, ed elemento imprescindibile di una gestione forestale evoluta e sostenibile”. Questo obiettivo viene declinato attraverso la strutturazione del testo in cinque capitoli principali (La componente animale negli ecosistemi forestali - Richiami di zoologia forestale - Insetti e foreste - Vertebrati di habitat forestali - Fauna e gestione delle foreste) e mantenendo un costante approccio ecologico e funzionale nell’illustrazione del ruolo assunto dalla componente zoologica negli equilibri biologici e nella gestione delle foreste.

La trattazione delle principali specie di insetti fitofagi di interesse forestale copre più di un terzo del testo e si avvale di due utili accorgimenti espositivi. Da un lato la trattazione viene fatta per gruppi trofico-funzionali (fitomizi, galligeni, anto-spermo-carpofagi, fillofagi e fillominatori, xilofagi e blastofagi) e in relazione alle essenze attaccate (conifere o latifoglie), il che consente di sottolineare le convergenze e le analogie morfo-funzionali ed ecologiche fra specie che occupano nicchie trofiche simili. Inoltre, ogni scheda specifica è accompagnata da una efficace simbologia iconografica, a riassumere le principali caratteristiche dell’insetto descritto (in termini di posizione tassonomica, ciclo biologico, attività trofica e biogeografia), che ritengo troverà imitatori in futuri trattati di zoologia ed entomologia applicata.

La trattazione dei vertebrati degli habitat forestali (senza trascurare la fauna degli ambienti coltivati e/o limitrofi ai boschi, nonché l’idrobiologia delle acque interne) è articolata e rigorosa e permette di illustrare gli aspetti di attività contigue, ma spesso anche conflittuali, come l’esercizio ittico-venatorio, la tutela della biodiversità e la gestione agro-silvo-forestale.

Non è difficile prevedere per questo testo un ruolo chiave come strumento didattico dei vari corsi di zoologia ed entomologia forestale nel nostro paese, ma credo che la sua importanza vada al di là dell’interesse che susciterà nei docenti e cultori della disciplina.

Le scienze forestali sono per loro natura già fortemente integrate e multidisciplinari, anche più di quanto non avvenga nelle scienze agrarie, per quanto anch’esse implichino (o dovrebbero implicare) la condivisione di paradigmi di ecologia applicata. In un futuro assai ravvicinato gli scenari legati al cambiamento climatico renderanno ancora più stringente la necessità di approcci integrati fra diverse discipline delle scienze forestali. Cambiamenti ecologici nella fenologia e distribuzione di piante e animali legati al riscaldamento globale sono già stati osservati e documentati (vedi ad es., [5], [4], [2]), ma la costruzione di modelli previsionali dell’impatto di tali cambiamenti sulle strutture di comunità e sugli ecosistemi, o, nello specifico, sugli equilibri dei sistemi forestali e sulla loro vulnerabilità agli attacchi di organismi nocivi, rappresenta una formidabile sfida scientifica ed epistemologica che dovrà coinvolgere competenze molteplici e diverse con modalità ancora più coordinate di quanto non sia finora avvenuto. Il ruolo degli entomologi in questo scenario non è certo secondario, dal momento che l’azione combinata di stress fisiologico, attacchi di insetti e incendi può addirittura mutare il ruolo delle foreste nel bilancio della CO2 da sink a source ([3], [1]).

Il futuro forestale necessiterà ancora più che nel passato di possedere salde conoscenze zoologiche ed entomologiche e il testo dei colleghi padovani fornirà certamente un contributo decisivo in questo senso.

References

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Allen CD, Macalady AK, Chenchouni H, Bachelet D, Mcdowell N, Vennetier M, Kitzberger T, Rigling A, Breshears DD, Hogg E, Gonzalez P, Fensham R, Zhang Z, Castro J, Demidova N, Lim JH, Allard G, Running SW, Semerci A, Cobb N (2010). A global overview of drought and heat-induced tree mortality reveals emerging climate change risks for forests. Forest Ecology and Management 259 (4): 660-684.
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Huang D, Haack RA, Zhang R (2011). Does global warming increase establishment rates of invasive alien species? a centurial time series analysis. PLoS ONE 6 (9): e24733.
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