Everyone have a carbon footprint. It represents the CO2 emission amount caused by the activities of a person during a specific interval time. The purpose of the study is to calculate CO2 emissions deriving from the VII SISEF Congress activities. The idea is to provide on add a value to the event through the realization of voluntary offsetting actions. These actions are local projects of sustainable forest management and tree plantation in order to improve carbon stock. Specifically, the emissions offset will be realized through direct actions: (1) a plantation of about 50 trees in the parking of STAT department of the University of Molise; (2) implementation of an arboretum in the Apennine flora Garden of Capracotta; and (3) a coppice conversion plan in Monte Vairano (Campobasso), owned by the University of Molise. The methodology foresaw the currently stored carbon baseline calculation and the expected time accumulation for the entire duration of the actions. The STAT Department of the University of Molise will bind its interventions in order to avoid additionality feature and will monitor over time to ensure the effects permanence in carbon storage. The total emissions calculations of Congress amounted to around 12 Mg CO2 and proposed offsetting actions largely exceed that value.
Le foreste hanno un ruolo fondamentale nel ciclo globale del carbonio (
Da molti anni diverse amministrazioni pubbliche, imprese e persino singoli individui, hanno sentito la necessità di effettuare investimenti di tipo volontario per ridurre od annullare le proprie emissioni. Tali scelte sono legate a motivazioni ideali, ma anche a considerazioni pragmatiche connesse al risparmio ed alla maggior competitività delle imprese con bassi livelli di emissioni e dall’utilizzo di tecniche di
Gli interventi compensativi che interessano le risorse forestali sono classificabili in quattro tipologie (
realizzazione di piantagioni su terreni agricoli, incolti o urbanizzati;
miglioramenti boschivi volti ad aumentare lo
investimenti di prevenzione dei fenomeni di disboscamento e/o di danneggiamento delle foreste esistenti;
realizzazione di impianti per la produzione di biomassa ad uso energetico.
La realizzazione di questi interventi, nella logica di un miglioramento effettivo delle condizioni climatiche, non è sempre priva di problemi (
il rispetto del criterio d’addizionalità ;
la verifica della permanenza degli effetti;
la necessità di evitare effetti collaterali di segno opposto (
Ognuno di noi ha una propria impronta ecologica legata al ciclo del carbonio. La
L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di quantificare le emissioni di CO2 derivanti dal VII Congresso Nazionale SISEF, e programmare gli interventi volontari compensativi necessari a neutralizzarle. La neutralizzazione fa riferimento all’attività d’abbattimento delle emissioni di CO2 con la realizzazione di progetti che promuovono interventi sostenibili di forestazione e gestione forestale, con ricadute positive sulle popolazioni locali.
Le emissioni in atmosfera dovute alla mobilità di persone e merci su strada rappresentano una delle maggiori sorgenti di inquinamento dell’aria (
Nel presente lavoro il bilancio del carbonio del VII Congresso SISEF è stato inteso come differenza tra le emissioni derivanti dalla partecipazione e dalla gestione del congresso e gli interventi volontari compensativi previsti.
I dati utilizzati per la stima delle emissioni sono stati ricavati da un questionario fatto compilare a tutti i partecipanti al Congresso, durante l’iscrizione. Nel questionario è stato richiesto di indicare la tipologia di mezzo utilizzato per raggiungere la sede congressuale, il numero di pernottamenti e la provenienza.
Per il calcolo delle emissioni derivanti dalla partecipazione e dalla gestione del congresso sono stati quindi presi in considerazione le seguenti fonti di emissioni:
il viaggio di andata e di ritorno dei partecipanti, distinguendo la tipologia di mezzo utilizzato (auto, pullman, treno, aereo) per raggiungere la sede del congresso e l’eventuale numero di passeggeri nelle autovetture. Quest’ultime sono state differenziate per categorie di cilindrata (cc<1399, 1400<cc<1999, cc>2000) e per tipologia di carburante (diesel, benzina, GPL) al fine di ricavarne i consumi medi;
il consumo energetico dovuto a riscaldamento e/o condizionamento, illuminazione, utilizzo di computer, proiettori, microfoni ecc., stimato in base al consumo medio giornaliero della sede congressuale, derivato dai kilowatt mensili effettivamente consumati nel periodo in cui è stato organizzato il congresso;
la mobilità durante il congresso considerando le distanze medie percorse per raggiungere le sedi dei luoghi di pernottamento e per le gite congressuali;
il pernottamento (numero notti) dei partecipanti desunto dal questionario; in termini di soggiorno in hotel si determinano le emissioni dovute principalmente al consumo di elettricità ;
l’allestimento del
Per avere una stima sufficientemente attendibile della CO2 prodotta da ogni fonte considerata, sono stati mediati i risultati forniti dai diversi calcolatori di CO2 utilizzati. Sono stati presi come riferimento:
calcolatori di agenzie di servizio (http://www.azzeroco2.it), che propongono l’azzeramento dell’anidride carbonica derivante da eventi e manifestazioni;
calcolatori di associazioni ambientalistiche che promuovo la diminuzione dell’impronta ecologica causata dalle attività antropiche quotidiane (http://www.myclimate.org; http://www.carbonfund.org/business/calculator);
calcolatori presenti su siti istituzionali per sensibilizzare l’opinione pubblica (http://ec.europa.eu/environment/climat/campaign/control/walk_it.htm; http://www.trenitalia.it).
La stima del carbonio fissato nei diversi serbatoi forestali considerati è stata effettuata tramite l’uso del modello
Gli interventi volontari compensativi messi in atto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente ed il Territorio (STAT) dell’Università degli Studi del Molise sono stati tre:
realizzazione di una piantagione di alberi nelle aree a verde del Dipartimento STAT (Pesche - IS);
realizzazione di un arboreto nel giardino della flora appenninica di Capracotta (Isernia);
conversione del bosco ceduo di Monte Vairano di proprietà dell’Università degli Studi del Molise (Campobasso).
L’accumulo del carbonio stoccato dalle piante è stato calcolato come differenza tra la quantità stimata alla fine del periodo considerato di riferimento (60 anni, poiché facilmente monitorabile nel tempo) e quella attuale. Successivamente il carbonio stoccato nell’intervallo di riferimento è stato convertito in anidride carbonica equivalente.
Il Dipartimento STAT dell’Università degli Studi del Molise, facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Pesche (Isernia), ha realizzato una piantagione di alberi nelle aree a verde del piazzale antistante la facoltà stessa al fine di mitigare le emissioni prodotte durante i lavori del congresso nazionale ospitato in sede. L’impianto è composto da 39 tigli, 10 aceri e 2 querce rosse dell’età di 3 anni.
Per il calcolo del contenuto di carbonio attuale della piantagione sono stati misurati i diametri alla base e le altezze di tutte le piante. In assenza di adeguate tavole dendrometriche per le specie presenti, comprendenti diametri alla base di piccole dimensioni (<3 cm), e all’eccessiva rastremazione, il volume delle singole piante si è approssimato al volume di un cono.
La relazione utilizzata per quantificare la biomassa legnosa totale (epigea ed ipogea), differenziata per specie, a partire dal volume epigeo (
dove
I parametri di
La quantità di biomassa (
La quantificazione del volume delle piante, e quindi della biomassa all’età di 60 anni, età considerata ottimale, per un’efficace e continuo monitoraggio nel tempo, è stata effettuata con le formule dell’Inventario Forestale Nazionale del 1985 (
L’arboreto progettato dal Dipartimento STAT dell’Università degli Studi del Molise si estenderà nel Comune di Capracotta per circa 3 ha e sarà ubicato all’interno dell’area del Giardino della Flora Appenninica. Per la sua realizzazione saranno occupate due aree attualmente caratterizzate da una vegetazione prevalentemente arbustiva.
Si prevede di piantare circa 400 piante appartenenti a 8 generi e a circa 40 specie (
Per il calcolo del contenuto iniziale di C dell’arboreto non ancora impiantato è stato preso in considerazione l’attuale arbusteto presente. Il carbonio stoccato dall’arbusteto è stato quantificato utilizzando il metodo speditivo dell’Indice Volumetrico (
Per il calcolo del GS finale, è stata considerata la stessa soglia di tempo di 60 anni precedentemente descritta per le aree verdi dello STAT e la stessa metodologia. La quantificazione della biomassa è stata eseguita tramite l’
faggete:
abetine:
altre latifoglie:
L’intervento è stato svolto in una cerreta a
Il bosco governato a fustaia presenta una posizione fisiografica di medio versante, con esposizione prevalente Nord-Est e una pendenza media del 6-7 %. La struttura è caratterizzata nello strato dominante da individui di
L’intervento oggetto di studio prevede la conversione del ceduo matricinato per una estensione di 10 ettari. La scelta della porzione di bosco da avviare a fustaia è stata definita secondo:
linee fisiografiche del territorio;
preservazione dell’area permanente all’interno del bosco;
rilascio di un
L’intervento consiste in una conversione indiretta per via naturale con il metodo del rilascio intensivo di allievi (
Per quantificare la biomassa legnosa epigea ed ipogea dal dato di volume dendrometrico è stata utilizzata l’
Il GS è stato stimato utilizzando le tavole di cubatura dell’inventario forestale del 1985 (
Per la stima dell’anidride carbonica equivalente fissata nei tre interventi proposti, è stata eseguita la differenza tra l’accumulo finale di carbonio e quello all’inizio del periodo considerato.
L’elaborazione dei dati ha permesso di suddividere gli iscritti al congresso tra le varie tipologie considerate (auto e cilindrata, treno, aereo, etc.) permettendo di ricavare un valore di emissione medio stimato in base all’effettiva partecipazione al congresso. In totale è stata stimata una emissione di anidride carbonica pari a circa 12 Mg.
Tale valore deriva dalla somma delle diverse tipologie di emissioni prodotte e nello specifico:
gli arrivi e le partenze dei partecipanti hanno prodotto emissioni pari a 8.5 Mg di CO2. L’analisi dei 144 questionari compilati dai partecipanti al congresso, ha messo in evidenza che il 76 % ha utilizzato l’automobile per raggiungere la sede congressuale, il 14 % il treno, il 6 % ha utilizzato sia l’auto che il treno, il 3 % sia il pullman che il treno che l’automobile e il restante 1 % è equidiviso tra aereo e pullman;
il consumo energetico del congresso pari a 2.5 Mg di CO2, prendendo in considerazione il consumo medio della facoltà nei tre giorni di congresso;
le emissioni prodotte dagli spostamenti per il raggiungimento della sede congressuale e per le escursioni post-congresso (mobilità congressuale) pari a 0.75 Mg CO2;
il pernottamento dei partecipanti, l’allestimento del
In definitiva, la maggior quota di emissione è dovuta ai trasporti (71 % delle emissioni totali) e al consumo energetico per l’uso dei locali nella sede congressuale (21 % delle emissioni totali).
I risultati ottenuti nel calcolo dello
A fine periodo (a 60 anni di età delle piante) la biomassa viva stimata sarà pari a circa 17.607, 2.474 e 0.505 t.s.s. (
La differenza tra lo
I risultati ottenuti nel calcolo dello
Per le faggete è stato stimato un accumulo finale di anidride carbonica di circa 51.48 Mg (14.04 Mg di carbonio), per l’abetine 22.40 Mg (6.11 Mg di carbonio) e per le altre latifoglie 53.24 Mg (14.52 Mg di carbonio). L’accumulo totale di CO2, dell’arboreto, al termine del periodo considerato sarà pari a circa 127.12 Mg (34.67 Mg di carbonio -
Per la quantificazione della CO2 equivalente stoccata dal bosco di Monte Vairano è stata presa in considerazione solo la biomassa attuale del ceduo, e quella che sarà a fine trattamento considerando la parte ipogea ed epigea delle piante. Il volume del ceduo prima della conversione è pari a 95.8 m3 ha-1 mentre quello totale a fine conversione sarà di circa 400 m3 ha-1 (
Attualmente è stata stimato un accumulo iniziale di circa 1849.17 Mg di CO2 equivalente (504.32 Mg di carbonio) i quali, a seguito dell’intervento volontario di conversione di parte del ceduo in fustaia, tenderanno a raggiungere un valore pari a circa 7566.46 Mg (2063.58 Mg di carbonio) alla fine del periodo di conversione previsto per il 2067 (
La stima delle emissioni prodotte per il VII Congresso SISEF ha dato come risultato un valore di 12 Mg di CO2. I tre interventi compensativi proposti tendono a compensare le emissioni prodotte, superando anche di molto le quantità emesse (
Tuttavia, il
La gestione diretta degli interventi compensativi da parte dell’Università evita l’effetto di
L’impegno necessita comunque di una fase conoscitiva degli interventi e una fase di monitoraggio e riflessione sulle opzioni per incrementare le quantità di questi serbatoi o per aumentare la loro capacità di sequestro di carbonio contemporaneamente all’utilizzo di fonti energetiche alternative, come le biomasse legnose (
La flessibilità degli investimenti di carattere volontario consente ai diversi investitori pubblici e privati una maggiore gamma di interventi non essendo necessariamente soggetti alle limitazioni e regole imposte dal Protocollo di Kyoto (
Proprio per i problemi emersi, molte sono le situazioni in cui soggetti privati e pubblici tendono alla compensazione delle emissioni prodotte attraverso un intervento diretto sul territorio, portando benefici al territorio interessato e valore aggiunto all’azienda, e agli enti pubblici che ne attuano l’intervento.
Numerose sono le iniziative in tal contesto, soprattutto nel campo della forestazione per il raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto. Un esempio concreto è il progetto realizzato da Federparchi, Kyoto Club e Legambiente, con il supporto tecnico di AzzeroCO2, che si pone l’obiettivo di mettere a dimora nelle Aree Protette Italiane e Internazionali centinaia di migliaia di alberi che possano assorbire l’anidride carbonica e contrastare i cambiamenti climatici (http://www.parchiperkyoto.it).
Ad ogni modo, viste le prospettive future, in questa fase è opportuno indirizzare le azioni di ricerca verso la sperimentazione di sistemi selvicolturali e forme di trattamento che consentano la massimizzazione della capacità di fissazione di carbonio dei popolamenti forestali mentre, per i proprietari e le amministrazioni, è opportuno prepararsi ad un eventuale entrata in gioco, munendosi degli strumenti di pianificazione e certificazione disponibili (
Compensare gli interventi addizionali di fissazione del carbonio, soprattutto quando questi sono realizzati in territori economicamente marginali, non è solo un principio di efficiente gestione del mercato, ma anche una scelta eticamente corretta, sempre che gli investimenti considerino anche requisiti di tutela ambientale e sociale (
A questo si aggiunge la contemporanea programmazione di un evento responsabile di emissioni di gas serra e delle possibili misure intraprese per la sua compensazione. Il tutto diviene un processo reiterativo e retroattivo. Le scelte operate in sede di organizzazione dell’evento saranno vagliate attraverso la consapevolezza che ad ogni azione dovrà corrispondere una “reazione uguale e contraria”, rappresentata dallo sforzo di una sostenibile gestione delle risorse.
Il bilancio del carbonio può divenire una componente significativa nel cambiamento culturale richiesto, ma è importante mantenere la sua efficienza in un più ampio obiettivo da raggiungere e cioè la stabilizzazione della CO2 nell’atmosfera. Anche se ogni individuo e istituzione dovesse decidere di compensare le proprie emissioni di anidride carbonica per alcune attività (ad esempio, viaggi, consumo di elettricità , condizionamento, ecc.) ciò potrebbe contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio, ma non obbligatoriamente a raggiungerne la stabilizzazione. Una gran parte delle emissioni di anidride carbonica delle attività e delle istituzioni è incorporata nei prodotti di consumo, l’energia di trasporto delle merci e servizi, le emissioni di carbonio sostenute per la produzione del nostro cibo, e le emissioni dallo smaltimento dei rifiuti. Spesso, infatti, queste emissioni non sono attribuite ad una particolare attività a causa della difficoltà intrinseca per il loro calcolo (
Tali scelte, proprio dal punto di vista di un evento a impatto neutro sulle emissioni di gas in atmosfera, hanno guidato l’organizzazione del VII Congresso SISEF. Tale sforzo dimostra come, un’attenta gestione del proprio patrimonio naturale possa diventare occasione di investimento in eventi culturali che incentivano, divulgano, e promuovono una visione sostenibile nello sfruttamento delle risorse ambientali.
Il presente studio dimostra, inoltre, come a poche buone pratiche di gestione di tali risorse, cui si associano innumerevoli esternalità positive oltre la fissazione di carbonio, possa corrispondere un numero di eventi culturali maggiore di diversi ordini di grandezza.
Variazione dello stock di carbonio durante il periodo di conversione del ceduo.
Lista delle specie ipotetiche da inserire nell’arboreto di Capracotta.
Lista specie ipotetiche |
---|
Parametri rilevati per l’applicazione dell’IV.
Copertura % | Altezza media [m] | Superficie[m2] |
---|---|---|
65 | 1.3 | 30000 |
Valori dendrometrici attuali del ceduo di Monte Vairano.
Parametro | Valore |
---|---|
Diametro medio polloni [cm] | 5.1 |
Altezza media polloni [m] | 5.2 |
Diametro medio matricine [cm] | 18.7 |
Altezza media matricine [m] | 12.2 |
Numero polloni ad ettaro | 11000 |
Numero matricine ad ettaro | 128 |
Numero ceppaie ad ettaro | 915 |
Determinazione dello stock iniziale (2009) della piantagione.
Specie | Npiante | Volume medio pianta [m3] | Volume totale [m3] | LBS [t.s.s.] | LBR [t.s.s.] | LBtot. [t.s.s.] | Stock C [Mg] | CO2 equiv. [Mg] |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tiglio | 39 | 0.00027 | 0.0106 | 0.00859 | 0.00206 | 0.01065 | 0.0053 | 0.0195 |
Acero | 10 | 0.00056 | 0.0056 | 0.00451 | 0.00108 | 0.00560 | 0.0028 | 0.0103 |
Quercia rossa | 2 | 0.00006 | 0.0001 | 0.00011 | 0.00003 | 0.00013 | 0.0001 | 0.0002 |
Totale | - | - | - | - | - | 0.01638 | 0.0082 | 0.0300 |
Risultati a 60 anni di età delle piante della piantagione.
Specie | N piante | Volume medio pianta [m3] | Volume Totale [m3] | LBs [t.s.s.] | LB(R) [t.s.s.] | LBtot.[t.s.s.] | Stock C [Mg] | CO2 equiv. [Mg] |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tiglio | 39 | 0.449 | 17.511 | 14.200 | 3.408 | 17.607 | 8.804 | 32.281 |
Acero | 10 | 0.246 | 2.460 | 1.995 | 0.479 | 2.474 | 1.237 | 4.535 |
Quercia rossa | 2 | 0.251 | 0.502 | 0.407 | 0.098 | 0.505 | 0.252 | 0.925 |
Totale | - | - | - | - | - | 20.586 | 10.293 | 37.741 |
Stock di carbonio a 60 anni dell’arboreto.
Tipologia Inventariale | Volume totale[m3] | LBs [t.s.s.] | LB(R) [t.s.s.] | LBtot [t.s.s.] | Stock di C [Mg] | CO2 equiv. [Mg] |
---|---|---|---|---|---|---|
Faggete | 28.216 | 23.408 | 4.682 | 28.089 | 14.04 | 51.48 |
Abetine | 18.741 | 9.543 | 2.672 | 12.215 | 6.11 | 22.40 |
Altre Latifoglie | 30.060 | 23.420 | 5.621 | 29.040 | 14.52 | 53.24 |
Modello di conversione del ceduo di Monte Vairano.
Anno | Anni ceduo | Utiliz. | N matric. | Mortalità matric. % | N polloni/allievi | Mortalità polloni % | Ic medio annuo/ha fustaia | Ic medio annuo/ha polloni/allievi | V unitario matr | V unitario poll/all. | V matric. m3 ha-1 | V polloni/all. m3 ha-1 | V totale m3 ha-1 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
2009 | 12 | - | 128 | - | 11000 | - | - | - | 0.2010 | 0.0064 | 2.733 | 70.110 | 95.843 |
- | - | - | - | 10% | - | - | 4.000 | 2.000 | - | - | - | - | - |
2037 | 40 | prima | 115 | - | 4950 | 55% | - | - | - | - | 135.16 | 87.550 | 222.709 |
- | - | dopo | 115 | - | 885 | - | - | - | - | - | 135.16 | 61.639 | 196.799 |
- | - | - | - | 5% | - | 10% | 4.200 | 4.200 | 1.1733 | 0.0697 | - | - | - |
2052 | 55 | prima | 109 | - | 796 | - | - | - | - | - | 191.4 | 118.475 | 309.77 |
- | - | dopo | 100 | - | 717 | - | - | - | 1.8033 | 0.1576 | 180.33 | 112.928 | 293.254 |
- | - | - | - | 2% | - | 5% | 4.000 | 4.000 | - | - | - | - | - |
2067 | 70 | prima | 98 | - | 681 | - | - | - | - | - | 236.72 | 167.282 | 404.001 |
Stock di carbonio durante il periodo di conversione del bosco ceduo.
Anno | Anni ceduo | Vm3/ha | Ettari | Volume m3 | LB[t.s.s.] | LB(R) [t.s.s.] | LB tot.[t.s.s.] | Carbonio [Mg] | CO2 equiv. [Mg] |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
2009 | - | 95843 | 10 | 958.430 | 813.42 | 195.22 | 1008.64 | 504.32 | 1849.17 |
2017 | 20 | - | - | - | - | - | - | - | - |
2017 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
2037 | 40 | 222709 | 10 | 2227.092 | 1890.13 | 385.00 | 2275.13 | 1137.57 | 4171.09 |
2037 | - | 196799 | 10 | 1967.991 | 1670.23 | 340.21 | 2010.44 | 1005.22 | 3685.81 |
2057 | 55 | 309877 | 10 | 3098.772 | 2629.93 | 535.68 | 3165.61 | 1582.81 | 5803.64 |
2057 | - | 293254 | 10 | 2932.540 | 2488.85 | 506.95 | 2995.80 | 1497.90 | 5492.3 |
2067 | 70 | 404001 | 10 | 4040.011 | 3428.76 | 698.40 | 4127.15 | 2063.58 | 7566.46 |
Risultati degli stock di carbonio nel tempo degli interventi compensativi.
Interventi compensativi | Baseline[Mg C] | Future line[Mg C] | Stock accumulo[Mg C] | CO2 equiv.[Mg] |
---|---|---|---|---|
Piantagione STAT | 0.0082 | 10.293 | 10.28 | 37.69 |
Arboreto Capracotta | 5.1 | 34.67 | 29.57 | 108.42 |
Conversione ceduo Monte Vairano | 504.32 | 2063.58 | 1559.26 | 5717.29 |