In the last years, the use of forest biomass for energy purpose is steadily increasing to tackle energy security issues and to mitigate climate change by stabilizing greenhouse gases (GHG) concentrations in the atmosphere. In Italy, the new National Energy Strategy established that the renewable energy must cover 20% of gross energy demand by 2020. In order to achieve this objective the forest biomass could be of fundamental importance. In this context of increasing extraction of wood residues from forests, it is relevant to analyse two key aspects: (1) the involvement of stakeholders in the strategy for the valorization of forest-wood-energy chain at local level; and (2) the potential impacts of increased forest biomass extraction on environment. This paper analyses these two aspects through the stakeholders’ opinions in a case study in the Alto Adige (Sarentino valley). Stakeholders’ opinions concerning the analysis of SWOT categories (strengths, weaknesses, opportunities, threats) of the bioenergy supply chain were investigated using the SWOT-AHP (Analytical Hierarchy Process) approach. The results show that the local stakeholders emphasize some strengths (
Nel corso degli ultimi decenni, il settore bioenergetico ha ricoperto una sempre crescente importanza nella politica energetica dell’Unione Europea (UE) al fine di diminuire la dipendenza dei paesi membri dall’importazione di combustibili fossili (
A partire dal Libro Verde sulle fonti energetiche rinnovabili della Commissione Europea (1996), che ha dato un primo importante impulso a favore delle energie rinnovabili prevedendo l’aumento della quota energetica coperta da rinnovabili dal 6% al 12% in riferimento al periodo 1996-2010 (
In questo contesto politico, favorevole ad un ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili in una prospettiva di
Questo
Sulla base di suddette considerazioni il presente lavoro si prefigge l’obiettivo di analizzare questi due aspetti chiave attraverso le opinioni dei portatori d’interesse. Tramite l’approccio SWOT-AHP, applicato a scala locale, sono state valutate in termini quali-quantitativi le opinioni dei portatori d’interessi a riguardo dei punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce (fattori e categorie dell’analisi SWOT) della filiera foresta-legno-energia in un caso di studio (Val Sarentino, Alto Adige). Inoltre, nella stessa area studio è stata analizzata la percezione degli
L’area di studio è la Val Sarentino (302.5 km2) in Alto Adige, a 16 km dalla città di Bolzano. La popolazione residente nel comune di Sarentino, unico comune della valle, è pari a 6890 abitanti (
Il clima della valle è montano con temperature che variano considerevolmente a seconda dell’altitudine. Il punto più basso della valle si trova a circa 600 m s.l.m., mentre le cime più alte superano i 2500 m s.l.m. Nei pressi dell’abitato di Sarentino (961 m s.l.m.) la temperatura media annua è pari a circa 6.5 °C. Nei mesi invernali le medie scendono al di sotto dello zero, mentre in estate sono di circa 15 °C; nei periodi più caldi le temperature raggiungono valori intorno ai 30 °C. La pluviometria media annua è pari a circa 830 mm, con precipitazioni tendenzialmente più abbondanti nei mesi di maggio ed ottobre.
La Val Sarentino è una valle rurale dove il settore primario, selvicoltura e agricoltura di montagna, svolge un ruolo di primaria importanza per la comunità locale. A livello di attività economiche sono presenti numerose piccole imprese che operano nel settore edile e più specificatamente nella costruzione di edifici, nell’installazione di impianti e nel completamento delle finiture. Sono inoltre presenti varie carpenterie e falegnamerie che lavorano il legname locale e una segheria di medio-grandi dimensioni (84 dipendenti) che produce annualmente 50 000 m3 di volume di legno segato e circa 30 000 m3 di sottoprodotti di segheria, quest’ultimi per la maggior parte vengono venduti fuori della valle e dei confini nazionali (
La legna ad uso energetico in Val Sarentino, così come in tutto l’Alto Adige, è un’importante risorsa per l’economia locale e lo sviluppo del territorio. Per quanto concerne la politica energetica, il Piano Energetico della Provincia di Bolzano prevede un incremento dell’efficienza energetica e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera attraverso l’uso delle fonti energetiche rinnovabili del 75% entro il 2020 e del 90% entro il 2050 (
Al fine di analizzare il grado d’importanza attribuito dai portatori d’interesse (
La selezione degli
Le opinioni dei portatori d’interessi identificati durante la
I dati raccolti tramite la somministrazione del questionario sono stati elaborati statisticamente con l’impiego di XLStat® 2012.
L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica che si focalizza sia sull’ambiente interno di un’attività produttiva o di un progetto, evidenziandone i punti di forza e i punti di debolezza, sia sul contesto esterno, mettendone in luce le relative opportunità e minacce. Nonostante i vantaggi di questo strumento di pianificazione strategica che ha trovato svariate applicazioni nel campo forestale (
L’AHP permette di gestire adeguatamente scelte complesse, partendo dalle preferenze personali e soggettive dei rispondenti (
La comparazione a coppie fra i fattori e le categorie dell’analisi SWOT è stata realizzata nel presente lavoro utilizzando una scala di preferenza composta da sette livelli (
Il risultato della comparazione a coppie è rappresentato da una matrice di reciprocità (
Nella matrice le righe indicano il peso di ciascun fattore rispetto agli altri fattori, in corrispondenza della diagonale principale è presente la comparazione di ciascun fattore con sé stesso, che per definizione è pari a 1 (quando
Successivamente il vettore di peso
dove λ max è il massimo eigenvalue della matrice
dove
Nel presente studio per ciascuna categoria sono stati presentati tre fattori significativi della filiera foresta-legno-energia della Val Sarentino. Nella fase di selezione dei punti di forza, dei punti di debolezza, delle opportunità e delle minacce si è ritenuto opportuno fare riferimento all’analisi SWOT di un recente studio riguardante il settore delle biomasse in Alto Adige (
Dopo aver calcolato i vettori di priorità ed il
La seconda sezione del questionario, come detto, si è focalizzata sull’analisi di uno dei principali fattori di minaccia relativi all’uso delle biomasse forestali per finalità energetiche: gli impatti sui servizi ecosistemici. Il concetto di servizi ecosistemici, a seguito della definizione data dal
Gli impatti dell’estrazione delle biomasse forestali per finalità energetiche sui servizi ecosistemici sono stati quantificati ipotizzando un incremento del prelievo dei residui legnosi in foresta (ramaglia, cimale e alberi morti) rispetto allo scenario
La valutazione da parte degli
Sulla base delle caratteristiche ecologiche e socio-economiche della Val Sarentino si è deciso di prendere in considerazione i seguenti servizi ecosistemici:
turismo e ricreazione in foresta (p. es.,
stoccaggio del carbonio nella vegetazione e nel suolo e qualità dell’aria;
protezione idrogeologica e dai rischi naturali (frane, valanghe e caduta massi);
conservazione della natura e biodiversità.
In riferimento alle caratteristiche degli intervistati il 37.5% occupa una posizione professionale ai vertici della realtà che rappresenta (proprietario forestale, imprenditore agricolo, presidente o direttore), il 27.1% riveste un ruolo di responsabilità (vice-direttore, consigliere, ricercatore) e il rimanente 35.4% è membro o dipendente dell’ente. Inoltre, la maggior parte degli intervistati vanta un’elevata esperienza professionale, circa il 73% degli intervistati ha dichiarato un’esperienza pluridecennale nel settore di riferimento.
Gli intervistati sono in maggioranza uomini (81.3%). Questo valore è in linea con i dati sull’occupazione in Alto Adige, che rilevano una prevalenza di lavoratori di sesso maschile nei settori agricolo e forestale (
Il 77.1% dei rispondenti è di madrelingua tedesca, mentre solo il 22.9% è di madrelingua italiana. Considerando solo gli intervistati che operano nel comune di Sarentino, l’importanza della lingua tedesca emerge in maniera ancora più forte, poiché quasi nove intervistati su dieci parlano tedesco come prima lingua. Questo dato rispecchia una realtà che da sempre contraddistingue la provincia autonoma di Bolzano, nella quale più di due terzi della popolazione è di madrelingua tedesca.
L’elaborazione delle informazioni raccolte attraverso la somministrazione del questionario ha permesso di capire le opinioni degli
Secondo le dichiarazione degli intervistati, la garanzia di un reddito aggiunto per i proprietari forestali, derivante dall’utilizzo della legna per scopi energetici, rappresenta il principale punto di forza della filiera foresta-legno-energia della Val Sarentino (vettore di priorità: PV = 0.395) in generale, ma anche all’interno dei singoli gruppi di
In merito ai punti di debolezza, gli intervistati hanno individuato nei costi di estrazione e di trasporto dei residui legnosi in Val Sarentino (Fattore 1) il principale limite allo sviluppo della filiera foresta-legno-energia locale (PV = 0.421). Questo fattore è stato, infatti, indicato come il più importante da tutti i gruppi di
In riferimento alle opportunità i valori medi complessivi per tutti gli
L’analisi delle opinioni degli
In ultima analisi è stata indagata l’importanza assunta da ciascuna categoria dell’analisi SWOT (
Prendendo in considerazione i valori globali di ciascun fattore dell’analisi SWOT è possibile delineare l’importanza percepita complessiva (globale) di tali fattori. In particolare, per la valutazione dell’attuale strategia d’uso delle biomasse legnose per scopi energetici bisogna tenere in considerazione, secondo le opinioni degli
Le minacce percepite come più rilevanti riguardano la possibile distorsione economica lungo la filiera, data dall’elevata quantità di contributi pubblici, che porta a investimenti lungo la filiera che non sempre tengono in considerazione la sostenibilità economica (GV = 0.077), mentre la più condivisa debolezza della filiera foresta-legno-energia riguarda la presenza di elevati costi di estrazione e trasporto della legna per finalità energetiche (GV = 0.056).
Un modo di ridurre le criticità, soprattutto di natura economica, è la possibilità di realizzare progetti
I potenziali impatti sui principali servizi ecosistemici forniti dai boschi della Val Sarentino sono stati valutati attraverso le opinioni degli
Per quanto concerne gli impatti dell’estrazione delle biomasse forestali sul ciclo del carbonio e la qualità dell’aria tutti i gruppi di
Gli impatti sulla protezione idrogeologica evidenziano che la presenza di una minor quantità di biomasse nei boschi della Val Sarentino potrebbe aumentare il rischio di erosione superficiale, frane e smottamenti. Il valore medio dell’impatto è pari a -0.38, ma osservando il gruppo delle associazioni e ONG questo dato scende a -0.67, che indica conseguenze ancor più negative. Al contrario, gli enti di ricerca e le università ritengono che le conseguenze sui rischi idrogeologici della valle sarebbero più contenute (-0.14). Al fine di capire meglio le risposte date dagli
In ultima analisi, il valore medio degli impatti dell’estrazione delle biomasse forestali sulla conservazione della natura e sulla biodiversità di tutti gli
In conclusione, si può asserire che la SWOT-AHP è una tecnica di analisi quantitativa dei fattori della SWOT che consente di mettere in luce i punti di convergenza e di divergenza tra gruppi di
Nel nostro caso di studio l’implementazione dell’approccio SWOT-AHP è stato volutamente calato nel contesto locale, in quanto si reputa che usando dati a scala locale si possa arrivare a delle raccomandazioni concrete e facilmente attuabili al fine di migliorare la gestione della filiera foresta-legno-energia.
Fattore A | Moltoforte | Forte | Moderato | Uguale | Moderato | Forte | Moltoforte | Fattore B |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
- | 7 | 5 | 3 | 1 | 1/3 | 1/5 | 1/7 | - |
Categorie e fattori impiegati nell’analisi SWOT in Val Sarentino. Fonte: nostra elaborazione basata su
- | Fattore | Descrizione |
---|---|---|
Punti di forza | 1. Lo sviluppo del settore bio-energetico ha portato ad una potenziale innovazione organizzativa che favorisce la cooperazione fra attori della filiera foresta-legno-energia | La creazione della filiera foresta-legno-energia in Val Sarentino ha portato ad un attivo coinvolgimento di molti |
2. L’utilizzo della legna locale per finalità energetiche (filiera corta in Val Sarentino) | La filiera foresta-legno-energia in Val Sarentino permette di sfruttare al meglio la grande disponibilità di legno presente nei boschi della zona. La centrale di teleriscaldamento di Sarentino è alimentata quasi esclusivamente con biomasse della valle, che vengono prelevate nei boschi che si trovano entro un raggio di circa 20 km dall’impianto. | |
3.Reddito aggiunto continuo per gli agricoltori (proprietari forestali) derivante dall’uso della legna per scopo energetico | Dare la possibilità di vendere i residui derivanti dai tagli in bosco, significa permettere di ottenere un guadagno aggiuntivo da quei residui legnosi che resterebbero altrimenti in bosco inutilizzati. Il margine di guadagno varia a seconda della qualità delle biomasse legnose conferite e dei costi sostenuti per il prelievo. I prezzi per metro stero di residui legnosi variano da 22.7 €/msr (umidità del cippato maggiore del 50%), 25.6 €/msr (umidità compresa fra il 30 e il 50%) e 27.3 €/msr (umidità inferiore al 30%). I costi di taglio, allestimento ed esbosco forestale variano da 28 a 40 €/m3 a seconda dei macchinari utilizzati. (conversione utilizzata 1 m3=2.6 msr). | |
Punti di debolezza | 1. Alti costi di estrazione e di trasporto dei residui legnosi rispetto al prezzo di vendita del cippato | Nella maggior parte delle foreste dell’Alto Adige non è possibile applicare metodi di raccolta meccanizzati, a causa della morfologia del territorio. Anche in Val Sarentino, la pendenza dei versanti rende difficoltoso il prelievo delle biomasse ed il relativo trasporto alla centrale, con un inevitabile incremento dei costi. Questo determina un conseguente assottigliamento dei margini di guadagno. |
2. Alti costi di transazione necessari per avviare la procedura di fornitura del cippato all’impianto. | La grande parcellizzazione della superficie boschiva complica notevolmente i processi relativi alle attività della filiera. L’esistenza di un elevato numero di proprietari boschivi nella valle rende indispensabile investire tempo e risorse nella contrattazione e logistica della fornitura della materia prima da parte dell’impianto di riscaldamento, finalizzate a trovare dei compromessi che soddisfino al meglio gli interessi di tutte le parti. | |
3. Mancanza di controlli standardizzati sulla qualità del prodotto (cippato) in termini di umidità e pezzatura. | La qualità del prodotto è un elemento fondamentale per determinare la sua resa energetica. Gli aspetti chiave su cui viene valutata la qualità del cippato sono il tenore idrico (umidità), la pezzatura e l’eventuale presenza di inclusi. Un grado di umidità troppo elevato o una pezzatura non adeguata possono diminuire il potere calorifico del cippato, determinando un assottigliamento dei margini di guadagno derivanti dalla vendita di energia. | |
Opportunità | 1. Garantire la continuità della filiera corta in grado di valorizzare gli impieghi economici della risorsa legno locale e, conseguentemen-te, di consentire una gestione attiva del patrimonio boschivo. | Il legno è una risorsa molto importante in Val Sarentino, che può essere sfruttata al meglio se gestita secondo i principi della continuità. Questo è possibile attuando un prelievo sostenibile di biomasse legnose, che non comprometta le attività future. L’utilizzo di biomasse legnose a fini energetici determina un costante ed attento monitoraggio del prelievo di legname dai boschi della zona, comportando una gestione attiva del patrimonio boschivo locale, come avveniva in passato. Questo tipo di attività rappresenta anche una efficace strategia per contrastare il diffondersi di boschi non gestiti. |
2. Utilizzo degli scarti legnosi delle segherie, falegnamerie e carpenterie per la produzione di bioenergia integrativa all’utilizzo dei residui forestali dal bosco. | La presenza di un’ampia superficie boschiva nella Val Sarentino ha favorito lo sviluppo di attività industriali che utilizzano il legno come materia prima. Nella valle sono presenti quasi venti tra imprenditori individuali e piccole imprese che operano nel settore del legno. La lavorazione di questo materiale comporta la produzione di una abbondante quantità di scarto che potrebbe essere conferita alla centrale di teleriscaldamento ed utilizzata come fonte di energia integrativa all’utilizzo dei residui da taglio in bosco. | |
3.Sviluppo di strategie gestionali comuni tra proprietari forestali di piccole superfici boschive (i.e. consorzi di gestione). | Lo sviluppo della filiera foresta-legno-energia in Val Sarentino potrebbe incentivare i numerosi proprietari forestali locali a cooperare per gestire in maniera efficiente la superficie boschiva di loro proprietà. La creazione di strategie gestionali comuni potrebbe favorire una notevole riduzione dei costi di transazione necessari per la gestione dei rapporti fra i vari attori. La collaborazione potrebbe, inoltre, facilitare l’ottenimento di economie di scala attraverso iniziative comuni, finalizzate al contenimento dei costi di estrazione e di trasporto delle biomasse legnose. | |
Minacce | 1. Il potenziamento degli impianti di teleriscaldamento (co-generazione) aumenterà la domanda di biomassa e, conseguentemente, l’estrazione dei residui in bosco e gli impatti negativi sull’ambiente. | L’utilizzo di biomasse legnose per fini energetici è un’attività che impatta inevitabilmente sugli equilibri dei sistemi naturali. Un eccessivo prelievo di legname dai boschi potrebbe danneggiare gravemente gli ecosistemi, compromettendone la capacità di fornire beni e servizi. |
2. Un’elevata quantità di contributi pubblici porta a molti investimenti lungo la filiera che non sempre tengono in considerazione la sostenibilità economica. | La crescente importanza della filiera foresta-legno-energia potrebbe incentivare le amministrazioni pubbliche a mettere a disposizione risorse finanziarie per supportare le attività legate alla filiera stessa. In presenza di contributi pubblici esiste un rischio abbastanza elevato che il denaro venga utilizzato in modo improprio, realizzando investimenti lungo la filiera non sostenibili dal punto di vista economico. | |
3. Interruzioni del servizio dovute al malfunzionamento dell’impianto di teleriscaldamento. | Il constante monitoraggio dei parametri di funzionamento dell’impianto di teleriscaldamento e la periodica manutenzione dei vari elementi costitutivi dello stesso, non possono eliminare totalmente il rischio di malfunzionamenti o blocchi. I problemi associati ad un’eventuale interruzione del servizio sarebbero molteplici e potrebbero interessare tutti o gran parte degli utenti. La remota posizione geografica della valle potrebbe inoltre causare dei ritardi nelle operazioni di riparazione, aggravando i disagi derivanti dal malfunzionamento dell’impianto. |
Vettori di priorità (PV) e vettori del valore globale (GV) dei punti di forza per gruppo di
Punti di forza | Amministrazionipubbliche ( |
Associazioni eONG ( |
Enti di ricerca euniversità ( |
Attori settore agro-silvo-pastorale ( |
|
---|---|---|---|---|---|
Fattore 1 | PV | 0.257 | 0.339 | 0.278 | 0.250 |
GV | 0.102 | 0.072 | 0.105 | 0.092 | |
Fattore 2 | PV | 0.410 | 0.301 | 0.283 | 0.313 |
GV | 0.163 | 0.066 | 0.107 | 0.115 | |
Fattore 3 | PV | 0.333 | 0.360 | 0.439 | 0.437 |
GV | 0.133 | 0.082 | 0.166 | 0.160 | |
Somma PV | 1.000 | 1.000 | 1.000 | 1.000 | |
Somma GV | 0.398 | 0.221 | 0.378 | 0.367 | |
λmax | 3.002 | 3.048 | 3.008 | 3.002 | |
|
0.001 0.002 | 0.024 0.041 | 0.004 0.007 | 0.001 0.002 |
Vettori di priorità (PV) e vettori del valore globale (GV) dei punti di debolezza per gruppo di
Punti di debolezza | Amministrazionipubbliche ( |
Associazionie ONG ( |
Enti di ricercae università ( |
Attori settore agro-silvo-pastorale ( |
|
---|---|---|---|---|---|
Fattore 1 | PV | 0.396 | 0.399 | 0.487 | 0.419 |
GV | 0.058 | 0.066 | 0.041 | 0.060 | |
Fattore 2 | PV | 0.318 | 0.395 | 0.190 | 0.315 |
GV | 0.046 | 0.066 | 0.016 | 0.045 | |
Fattore 3 | PV | 0.286 | 0.206 | 0.323 | 0.266 |
GV | 0.042 | 0.034 | 0.027 | 0.038 | |
Somma PV | 1.000 | 1.000 | 1.000 | 1.000 | |
Somma GV | 0.145 | 0.166 | 0.084 | 0.142 | |
λmax | 3.017 | 3.009 | 3.065 | 3.002 | |
|
0.009 0.015 | 0.005 0.008 | 0.032 0.056 | 0.001 0.002 |
Vettori di priorità (PV) e vettori del valore globale (GV) delle opportunità per gruppo di
Opportunità | Amministrazionipubbliche ( |
Associazionie ONG ( |
Enti di ricercae università ( |
Attori settore agro-silvo-pastorale ( |
|
---|---|---|---|---|---|
Fattore 1 | PV | 0.370 | 0.294 | 0.493 | 0.335 |
GV | 0.107 | 0.114 | 0.201 | 0.110 | |
Fattore 2 | PV | 0.315 | 0.408 | 0.169 | 0.192 |
GV | 0.091 | 0.158 | 0.063 | 0.063 | |
Fattore 3 | PV | 0.315 | 0.298 | 0.338 | 0.473 |
GV | 0.091 | 0.116 | 0.120 | 0.155 | |
Somma PV | 1.000 | 1.000 | 1.000 | 1.000 | |
Somma GV | 0.288 | 0.388 | 0.384 | 0.327 | |
λmax | 3.000 | 3.004 | 3.168 | 3.009 | |
|
0.000 0.000 | 0.002 0.003 | 0.084 0.145 | 0.005 0.008 |
Vettori di priorità (PV) e vettori del valore globale (GV) delle minacce per gruppi di
Minacce | Amministrazionipubbliche ( |
Associazioni e ONG ( |
Enti di ricercae università ( |
Attori settore agro-silvo-pastorale ( |
|
---|---|---|---|---|---|
Fattore 1 | PV | 0.331 | 0.424 | 0.251 | 0.324 |
GV | 0.056 | 0.095 | 0.039 | 0.053 | |
Fattore 2 | PV | 0.479 | 0.263 | 0.633 | 0.365 |
GV | 0.080 | 0.069 | 0.098 | 0.060 | |
Fattore 3 | PV | 0.190 | 0.313 | 0.116 | 0.311 |
GV | 0.033 | 0.061 | 0.018 | 0.051 | |
Somma PV | 1.000 | 1.000 | 1.000 | 1.000 | |
Somma GV | 0.168 | 0.225 | 0.154 | 0.164 | |
λmax | 3.028 | 3.000 | 3.057 | 3.000 | |
|
0.014 0.024 | 0.000 0.000 | 0.028 0.049 | 0.000 0.000 |
Vettori di priorità (PV) delle macro-categorie per settore di appartenenza degli
Categorie | Amministrazionipubbliche ( |
Associazionie ONG ( |
Enti di ricercae università ( |
Attori settore agro-silvo-pastorale ( |
---|---|---|---|---|
Punti di forza | 0.398 | 0.221 | 0.378 | 0.367 |
Punti di debolezza | 0.146 | 0.166 | 0.084 | 0.142 |
Minacce | 0.168 | 0.225 | 0.154 | 0.164 |
Opportunità | 0.288 | 0.388 | 0.384 | 0.327 |
Somma | 1.000 | 1.000 | 1.000 | 1.000 |
λmax | 4.009 | 4.012 | 4.016 | 4.046 |
|
0.003 0.003 | 0.004 0.005 | 0.005 0.006 | 0.015 0.017 |
Impatti relativi all’estrazione delle biomasse forestali sui principali servizi ecosistemici così come percepiti dagli
Servizi ecosistemici/Gruppi di |
Media | Deviazionestandard |
---|---|---|
|
|
|
Pubbliche amministrazioni ( |
0.71 | 0.61 |
Associazioni e ONG ( |
-0.33 | 1.07 |
Enti di ricerca e università ( |
0.29 | 0.49 |
Attori territoriali del settore agro-silvo-pastorale e turistico ( |
0.40 | 1.06 |
|
|
|
Pubbliche amministrazioni ( |
-0.29 | 0.73 |
Associazioni e ONG ( |
-0.17 | 1.11 |
Enti di ricerca e università ( |
-0.29 | 0.76 |
Attori territoriali del settore agro-silvo-pastorale e turistico ( |
-0.33 | 1.18 |
|
|
|
Pubbliche amministrazioni ( |
-0.21 | 1.25 |
Associazioni e ONG ( |
-0.67 | 1.07 |
Enti di ricerca e università ( |
-0.14 | 1.21 |
Attori territoriali del settore agro-silvo-pastorale e turistico ( |
-0.40 | 0.99 |
|
|
|
Pubbliche amministrazioni ( |
0.07 | 1.14 |
Associazioni e ONG ( |
-0.42 | 1.16 |
Enti di ricerca e università ( |
-0.71 | 0.49 |
Attori territoriali del settore agro-silvo-pastorale e turistico ( |
-0.33 | 1.05 |