On the use of micro-size charges of explosive to split above-ground tree stumps
Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 16, Pages 48-48 (2019)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0069-016
Published: Aug 31, 2019 - Copyright © 2019 SISEF
Technical Reports
Abstract
In the restoration works after the VAIA storm, one problem concerns the removal of above ground stumps. Since any mechanical method will hardly provide positive results, one possibility, reported in this note, concerns the idea of using micro-size charges of explosive to split the above-ground tree stumps.
Keywords
Stabilità dei versanti, Tempesta Vaia, Ripristino ambientale, Riodin
Con il procedere dei lavori di utilizzazione degli alberi danneggiati dalla tempesta Vaia, in particolare di quelli sradicati completamente, sta emergendo in alcune aree una problematica legata alle ceppaie fuori terra che residuano dopo l’asportazione del fusto.
Si tratta di una questione che tende ad assumere connotazioni diverse a seconda delle caratteristiche delle zone. Nelle aree a declività accentuata la stabilità delle ceppaie fuori terra potrebbe nel tempo diventare precaria e le ceppaie potrebbero staccarsi dal terreno e muoversi verso valle; in presenza di abitazioni o di infrastrutture civili sottostanti, questo fatto può rappresentare un pericolo per l’incolumità di cose e persone. In alcune aree a margine di zone pascolive, nelle quali si prevede un allargamento della superficie a pascolo, la presenza delle ceppaie fuori terra può invece costituire un ostacolo al razionale utilizzo delle risorse foraggere.
Nelle situazioni sopra riportate il trattamento meccanico delle ceppaie non fornisce degli esiti positivi in termini sia tecnici sia economici; si è allora maturata un’idea che riguarda la possibilità di utilizzare micro-cariche (40-50 g) di esplosivo a base di nitroglicerina/nitroglicole (Riodin), inserite in uno o più fori (diametro 28-32 mm) praticati con un trapano portatile (per esempio, Stihl BT 45) nel colletto della ceppaia; l’energia generata dall’esplosione dovrebbe agire con effetto di taglio, fendendo la ceppaia in due o tre parti. L’operazione può essere condotta da un unico operatore in grado di trasportare a spalla le attrezzature e i materiali necessari per l’intervento.
Il risultato dovrebbe consistere nella riduzione delle dimensioni e della massa della ceppaia e, di conseguenza, in una maggiore stabilità che le parti generate dall’esplosione potrebbero acquisire e in una loro minore incidenza, anche visiva.
Nell’elaborare l’idea progettuale si sono recuperate alcune esperienze maturate nel progetto LIFE Natura NAT/IT/99/6245 sviluppato a Bosco della Fontana (MN) ([1]) che avevano previsto l’uso dell’esplosivo per la creazione di differenti tipologie di fusti spezzati (fusti spezzati in piedi e fusti spezzati a terra).
References
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