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Towards an italian net of long-term, ecological research sites

Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 1, Pages 70-71 (2004)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0223-0001
Published: Dec 28, 2004 - Copyright © 2004 SISEF

Commentaries & Perspectives

Abstract

Verso una rete italiana di siti di ricerca ecologica di lungo termine

Keywords

LTER, forest, ecosystem, ecology, research

Premessa 

Il 25 Novembre del 2004 si è svolto a Roma il workshop finalizzato alla costituzione di una rete di ricerca ecologica di lungo termine in Italia. Il workshop, organizzato dal Corpo Forestale dello Stato, progetto CONECOFOR, con il supporto della Società Italiana di Ecologia (SITE), alcuni Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed il patrocinio di diverse Società Scientifiche, tra cui la SISEF, ha rappresentato sia il punto di arrivo di una fase preparatoria cominciata sin dal 1996-98 sia quello di partenza per la realizzazione della futura rete.

Breve storia 

L’idea di costituire una rete di siti di ricerche ecologiche a lungo termine in Italia, sulla base di quanto proposto dal ILTER (International Long Term Ecological Research) risale al VII Congresso della SITE (Napoli, 1996) e a un primo incontro di un nucleo del gruppo promotore che avvenne nel corso 7° congresso dell’INTECOL di Firenze (1998).

Nel 2000, l’addetto scientifico dell’Ambasciata Italiana negli USA, prof.ssa Pinardi, viene contattata da ILTER che manifesta l’interesse per l’istituzione di una rete LTER in Italia e la successiva adesione a ILTER. Viene formato un gruppo promotore, che si riunisce a Trieste (Marzo 2000), presso il Laboratorio di Biologia Marina e, successivamente, a Bologna (Luglio 2000). Viene pubblicizzata l’iniziativa e vengono raccolte le adesioni di singoli ricercatori, unità di ricerca (25, che coinvolgono centinaia di ricercatori), direttori di enti ed istituti ed il patrocinio di diverse Società Scientifiche (SBI, SISEF, AIOL, SIBM) e del Corpo Forestale dello Stato. Nel 2001 una sessione dell’XI Congresso della SITE (Sabaudia, 2001) viene dedicata alle ricerche ecologiche di lungo termine in Italia.

Nel 2002 viene formalizzata la proposta di costituzione della Rete LTER come Gruppo di Coordinamento del CNR (ex art. 15 dello Statuto) che però si blocca a causa del processo di “riorganizzazione” dell’Ente.

Nel 2004, l’approvazione della Rete di Eccellenza “ALTER-Net” (A Long-Term Biodiversity, Ecosystem and Awareness Research Network), coordinata dal Center for Ecology and Hydrology (CEH, Regno Unito), il cui partner italiano è il Corpo Forestale dello Stato (Servizio CONECOFOR), capofila di diversi enti, offre la cornice istituzionale per rilanciare le iniziative.

La proposta di rete LTER in Italia 

La rete LTER Italia si propone di seguire quelli che sono i criteri generali proposti da ILTER, mirando ad istituire e coordinare una rete integrata di siti per la ricerca ecologica a lungo termine, a mettere in rete le conoscenze e i dati, a favorire l’interscambio di dati, la collaborazione tra ricercatori, l’impiego e lo sviluppo di sistemi e tecnologie armonizzati per l’analisi dei sistemi ecologici, a promuovere ricerche ed analisi di dati comparative a livello nazionale ed internazionale e, infine, a promuovere lo sviluppo di programmi educativi in campo ecologico. Un obiettivo particolare della rete italiana, legato alla peculiarità degli ecosistemi e del sistema di ricerca in Italia è quello di favorire l’integrazione della ricerca ecologica terrestre, acquatica e marina.

Tra i criteri affinchè un sito di ricerca ecologica possa entrare nella rete, i principali sono:

  • ricerca ecologica strutturata e con risultati elaborati e pubblicati (good science);
  • disponibilità di serie continue di dati (almeno 10 anni) ed attività in corso;
  • ottimizzazione e sicurezza delle risorse finanziarie (per almeno 3-5 anni);
  • buona divulgazione dei risultati anche al pubblico non specializzato;
  • nuovi siti con prospettive di ricerca a lungo termine (attivi, con prospettive di finanziamento di almeno 3-5 anni), nei quali si stiano svolgendo ricerche su temi strategici (cambiamento climatico globale, carbon sink, biodiversità, ecc.).

Durante il workshop di Roma, che ha concluso la fase preparatoria e ha segnato l’inizio della vera e propria di creazione della rete, a cura del gruppo promotore, sono stati presentati, a titolo esemplificativo, alcuni siti con potrebbero formare un primo nucleo di Rete Nazionale LTER. Tali siti, già strutturati, rappresentano i principali tipi di ecosistema e tendono a favorire la collaborazione tra stazioni di ricerca sulla stessa tipologia di ecosistema (stazioni aggregate in siti: foreste alpine, appenniniche e mediterranee; isole mediterranee; laghi alpini e laghi insubrici; alto adriatico; golfo di Napoli; stazioni oceaniche in Antartide). Inoltre, i numerosi ricercatori partecipanti hanno presentato le ricerche in corso nei siti da loro coordinati, spaziando dalla foresta di Paneveggio, alla biologia delle sorgenti trentine, dall’Himalaia al Mar Tirreno.

Il cammino dei prossimi due anni 

Al workshop, è stato definito il percorso che, nell’arco dei prossimi due anni, porterà all’effettiva costituzione della rete LTER italiana. Tale percorso prevede l’istituzione un Consiglio Direttivo che sostanzialmente sarà formato dal Gruppo promotore, che nominerà un coordinatore ed una segreteria; la creazione dell’Assemblea dei rappresentanti dei siti che potrebbe riunire coloro che hanno presentato le ricerche nel corso del workshop, ma aperta anche ad altri ricercatori. Verrà inoltre istituito un Comitato Tecnico Scientifico ed un Comitato di valutatori indipendenti italiani e stranieri che, attraverso un esame ragionato delle proposte di siti LTER possa poi decidere circa l’ammissione dei siti. L’assemblea LTER-Italia per la successiva definizione della struttura organizzativa definitiva si svolgerà entro l’inizio del 2007. Nel corso dei prossimi due anni, quindi, verranno individuati, con maggiore precisione, i criteri/requisiti minimi per l’accettabilità dei siti, ci sarà la fase di presentazione delle proposte e la loro valutazione, con predisposizione di lista di priorità. Per il comitato di valutatori indipendenti italiani e stranieri c’è già la disponibilità dei colleghi americani di ILTER, insieme ad alcuni membri europei della rete.

Considerazioni conclusive 

Il percorso non è ovviamente concluso ma le prospettive per la nascita di una rete di siti di ricerca ecologica a lungo termine anche in Italia, nell’ambito di ILTER e della costituenda rete europea, sembrano buone e sicuramente migliori del passato. Uno dei punti che dovrà essere affrontato e chiarito al meglio sarà quello di come assicurare una struttura stabile, con le adeguare risorse, peraltro non elevatissime, per poter gestire il coordinamento tra i siti, lo scambio di informazioni e dati e il collegamento con le strutture internazionali. Tale struttura potrà anche lavorare per verificare quali possano i canali di finanziamento “diretti” per le ricerche da svolgere nei siti, da aggiungere alle risorse che i siti già hanno.

 
 
 

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