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Teaching forest ecology in the Italian Academia

Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 5, Pages 156-157 (2008)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0529-0005
Published: Jun 20, 2008 - Copyright © 2008 SISEF

Commentaries & Perspectives

Abstract

The increasing importance of forest ecology in the new organization of forestry faculty, with special reference to the University of Florence (Italy), is briefly outlined.

Keywords

Forest Ecology, Teaching, Forestry faculty, Florence

 

Nel numero di dicembre dello scorso anno, è stato pubblicato su questa rivista un articolo di Marco Paci, dal titolo: “L’importanza dell’ecologia forestale nelle facoltà forestali”, nel quale veniva spiegato in quale modo l’insegnamento dell’ecologia forestale fosse stato declassato proprio in un Corso di Laurea, come quello in Scienze Forestali e Ambientali dell’Ateneo fiorentino, che dell’ecologia forestale era stato la culla.

Ora che gli ordinamenti didattici sono stati approvati, credo sia mio dovere rispondere non tanto per controbattere le argomentazioni dell’autore, quanto per dare ai lettori della rivista un’informazione un poco più precisa e circostanziata.

Non si può negare che la riforma degli ordinamenti didattici attuata in applicazione del DL 270/2004 abbia in gran parte deluso molte delle aspettative di coloro che speravano di poter limitare gli effetti negativi prodotti dalla riforma “Berlinguer” del 1999.

Più che dalla legge le delusioni sono scaturite dalla lettura dei successivi decreti attuativi che hanno imposto “paletti” che limitavano di molto l’autonomia dei Corsi di Studio, ai quali invece il DL 270 lasciava una discreta libertà.

Come se non bastasse alcuni Atenei, hanno ancor più restrittivamente interpretato le norme, riducendo al minimo gli spazi di manovra e impedendo di fatto di modellare i percorsi didattici sulle effettive peculiarità dei Corsi di studio. Basti pensare alla scelta, pare esclusivamente fiorentina, di un primo anno in comune per i Corsi di laurea della stessa classe, per capire la portata delle restrizioni e dei compromessi ai quali è stato necessario adeguarsi.

In questo complicato scenario si è mosso, nei laboriosi anni dell’iter procedurale, anche il Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali dell’Università di Firenze che anche in passati “adattamenti”, ha sempre avuto particolare attenzione per le tematiche ecologico - ambientali, così come la propria tradizione nella didattica e nella ricerca richiedeva. Ed è proprio in virtù di questa attenzione che nell’a.a. 1995-1996 l’insegnamento dell’Ecologia forestale fu separato dalla Selvicoltura generale per essere poi collocato, con la riforma del 1999, a costituire con 4 CFU un modulo di un corso integrato di 7 CFU.

Con l’attuale riforma degli ordinamenti didattici, il Corso di Laurea ha scelto di proseguire su questa linea facendo inserire, tra gli insegnamenti del primo anno una “Ecologia dei sistemi agrari e forestali” di 6 CFU composta da due moduli (Ecologia dei sistemi agrari e Ecologia dei sistemi forestali) di 3CFU ciascuno, insegnamento che sarà impartito a tutti gli studenti dei quattro corsi di Laurea della classe L25 attivati in Facoltà !

Al secondo anno sono stati poi previsti, nell’ottica di poter affrontare specifici casi di studio, ulteriori 3 CFU di un laboratorio di Ecologia forestale, uniti in un corso integrato con altri 3 CFU di un laboratorio di Genetica forestale.

Quindi non solo si è riusciti a portare l’insegnamento dell’ecologia forestale anche al di fuori dell’ambito del Corso di laurea forestale ma, caso unico nel riordino della nostra offerta formativa, con un incremento in CFU del 50%.

Dispiace che non si riesca a comprendere l’importanza di far apprendere nozioni di ecologia forestale anche a studenti che poi seguiranno altri percorsi di formazione e lavorativi, così come per i futuri forestali di rendersi conto dei fondamenti dell’ecologia agraria, in un momento in cui i confini tra i due settori - con la produzione di biomasse a fini energetici, la diffusione delle tecniche agroforestali, il rimboschimento spontaneo di terreni agrari - diventano sempre più sfumati.

Se poi guardiamo la cosa da una prospettiva più ampia e corretta, quindi al di là di quella limitante del proprio “orticello”, ci si accorge che uno studente che si iscrive al Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali riceve 6 CFU di Ecologia al primo anno ed altri 3 al secondo per un totale di 9 CFU: credo sia improprio chiamarlo “svilimento”!

Infine, definire l’integrazione tra i laboratori di ecologia e di genetica forestale come “il risultato di una giustapposizione forzata di due discipline cioè privo di contenuti congrui... e frutto di una logica di spartizione”, significa non considerare il significato profondo del rapporto tra questi due campi disciplinari: rapporto che diviene sempre più chiaro con il progredire delle conoscenze sull’ambiente, da un lato, e sui meccanismi genetici, dall’altro.

 
 
 

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