A new book on Italian southern forests
Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 5, Pages 220-221 (2008)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0537-0005
Published: Sep 02, 2008 - Copyright © 2008 SISEF
Book Reviews
Abstract
A recent book on the forests of southern Italy is presented. The book treats many ecological and silvicultural aspects of forests across southern Italy and major islands, including forest typologies, as well as practices to be applied for management of these peculiar environments. Written in Italian.
Keywords
Roberto del Favero “I boschi delle regioni meridionali e insulari d’Italia. Tipologia, funzionamento, selvicoltura”. CLEUP Editore, Padova, 2008, pp. 472 con CD-ROM, ISBN 8861291767, 35 Euro.
A distanza di quattro anni dalla pubblicazione del suo volume sui boschi alpini, Roberto Del Favero ha ultimato un’opera analoga, riduttivamente da Lui considerata di sintesi, sui boschi delle Regioni meridionali e insulari. Un testo che l’Autore definisce di Selvicoltura Speciale e che è rivolto particolarmente agli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali.
Il volume si articola in quindici capitoli, ciascuno costituito da quattro paragrafi, oltre alla prefazione, dello stesso Autore, e cinque appendici. Alla fine di ogni capitolo un’ampia bibliografia ne completa i contenuti. A corredo del volume un CD-ROM ricco di immagini.
Nella introduzione, dopo una puntualizzazione sulla dimensione che oggi deve assumere la Selvicoltura Speciale, e la conseguente necessità di non trattare argomenti propri di altre discipline, vengono precisati aspetti salienti, anche in senso terminologico, delle tipologie forestali e del significato del funzionamento dei sistemi forestali, con ampi riferimenti alla ecologia delle popolazioni.
Il capitolo 2 - “Considerazioni sulla selvicoltura” - è dedicato ad alcuni chiarimenti e riflessioni sulle motivazioni dell’impatto dell’uomo sui boschi meridionali con termini di paragone all’area Alpina, e, dopo una breve disamina sulla gestione del passato, l’Autore ne delinea, anche sulla base di quanto riportato in letteratura, le prospettive future, riconducendole a quattro punti fondamentali: a) presa di coscienza che il settore forestale costituisca in Italia meridionale una risorsa; b) necessità di ricorrere ad un diverso e moderno approccio della gestione forestale; c) necessità di una più puntuale e articolata organizzazione del sistema forestale; d) valorizzazione delle diverse funzioni svolte dal bosco.
A completamento del capitolo vengono riportati alcuni cenni sulla selvicoltura su basi tipologiche e funzionali.
Il capitolo 3 è dedicato all’inquadramento generale delle formazioni forestali che viene affrontato per aree territorialmente omogenee, le regioni forestali, alcune delle quali distinte in subregioni. L’Autore individua cinque regioni forestali (costiera, planiziale e dei ripiani, dei tavolati, collinare e montuosa) e diciotto subregioni. Per ciascuna viene riportata la ubicazione, le caratteristiche climatiche, la vegetazione presente.
I capitoli dal quarto al quattordicesimo esaminano singolarmente le seguenti categorie tipologiche:
- Macchie, ericeti e altri arbusti
- Pinete di pini mediterranei
- Querceti di sempreverdi
- Querceti di caducifoglie
- Castagneti
- Orno-Ostrieti
- Acereti, pioppeti e altre formazioni di latifoglie poco frequenti
- Faggete
- Abieti-faggete e abetine
- Pinete di pino silano, di pino nero e di pino loricato
- Alneti e altre formazioni dei suoli idrici
Per ognuna di esse vengono illustrati i tipi forestali presenti, riportando l’inquadramento tipologico e geografico e analizzando quello ecologico. Inoltre, viene eseguita, con chiarezza e precisione, un’analisi sul funzionamento e discussi gli aspetti colturali. In merito a questi ultimi, in relazione alla categoria tipologica trattata, vengono affrontate le tradizionali tematiche di natura selvicolturale: forme di governo, modalità di trattamento, cure colturali, turni, produzioni, problematiche del rimboschimento. Particolari tipologie, aspetti gestionali peculiari di alcune formazioni, difesa dagli incendi, produzioni particolari, sono riportati in specifici approfondimenti.
L’ultimo capitolo viene dedicato alle formazioni che l’Autore definisce antropogene e nelle quali include le piantagioni realizzate con l’impiego di specie esotiche. I rimboschimenti con specie che hanno una corrispondente categoria tipologica, sono stati inquadrati, invece, in specifiche unità contraddistinte dall’aggettivo “secondaria” e la problematica affrontata nei relativi capitoli. Tuttavia, in questo capitolo viene comunque riportata una disamina sulla politica dei rimboschimenti in Italia e sull’attività svolta con l’impiego di specie indigene.
Dopo un approfondimento sulla sperimentazione delle specie esotiche in Italia, vengono trattati gli aspetti selvicolturali delle specie più impiegate (eucalitti, douglasia e pino insigne) e fatti dei cenni sulla gestione degli impianti con specie meno diffuse.
Il capitolo si conclude con un paragrafo dedicato alla rinaturalizzazione di questi popolamenti.
A corredo del volume un CD-ROM con 476 fotografie e paesaggi forestali, che posso essere visionati seguendo diversi criteri: per regione, per categoria tipologica e per tipo. Selezionato il criterio, le immagini appaiono secondo un ordine che segue gli argomenti trattati nel testo e procedendo dalle Regioni da nord a sud. Inoltre, è possibile accedere anche scegliendo alcuni specifici argomenti (colonizzazione e ricolonizzazione forestale, cure colturali, rinaturalizzazione, ecc.). Oltre alle foto, il CD contiene anche la cartografia che consente di vedere con maggior dettaglio alcune tavole riportate nel testo e si presta anche per svolgere una funzione didattica di autoverifica da parte degli studenti.
Completano il volume cinque appendici delle quali due riguardano le unità tipologiche e le altre tre contengono rispettivamente, le nozioni elementari di tecnica di rimboschimento e di vivaistica, il glossario dei principali termini tecnici, la corrispondenza fra denominazione volgare e scientifica delle principali specie arboree citate nel testo.
La chiarezza e la semplicità espositiva degli argomenti affrontati, le numerose rappresentazioni grafiche e le tabelle inserite nel testo, le immagini riportate nel CD, rendono il volume un efficace strumento per quanti operano nella realtà forestale del meridione d’Italia, molto più complessa di quanto si possa credere.