*

The final motion from the third Italian national congress of silviculture

Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 5, Pages 297-299 (2008)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0557-0005
Published: Nov 19, 2008 - Copyright © 2008 SISEF

Commentaries & Perspectives

Abstract

We report here the final motion of the third national congress of silviculture for the conservation and improvement of Italian forests, that was recently held in Taormina (Sicily).

Keywords

Silviculture, Congress, Forest, Motion, Italy

 

Al termine del terzo congresso nazionale di selvicoltura “per la conservazione e il miglioramento dei boschi”, tenutosi a Taormina dal 16 al 19 ottobre 2008, l’assemblea dei convenuti ha approvato una mozione finale, testualmente riportata qui di seguito; con la speranza che ispiri azioni concrete da parte dei responsabili della politica territoriale e forestale del nostro paese, alle diverse scale di competenza.

"Premesso che:

  1. la superficie forestale italiana è pari a circa un terzo del territorio nazionale e per la maggior parte è sottoposta a vincoli di salvaguardia ambientale: idrogeologico, paesaggistico e naturalistico;
  2. il bosco è un ecosistema che fornisce servizi e beni per la collettività, quali: protezione del suolo, conservazione delle risorse idriche, salvaguardia della biodiversità, mitigazione dei cambiamenti climatici, contrasto alla desertificazione, produzione di legno e di biomassa per energia;
  3. il bosco è un importante serbatoio di carbonio, componente fondamentale nell’equilibrio climatico globale e può contribuire a ridurre l’incremento dei gas serra dall’atmosfera come richiesto dal protocollo di Kyoto, adottato dall’Italia;
  4. il bosco è un’entità che ha valore in sé, un soggetto di diritti che va tutelato, conservato e difeso alla stregua di tutte le comunità biotiche, in accordo con il “diritto all’ambiente” per garantire migliori condizioni di vita alle future generazioni;
  5. la selvicoltura sistemica, che nella sua applicazione interpreta la dinamica naturale del bosco, e la pianificazione forestale garantiscono la gestione sostenibile dal punto di vista ecologico, economico e sociale, salvaguardano le risorse genetiche e attenuano i rischi di inquinamento biologico;
  6. l’uso produttivo del bosco è in armonia con la gestione forestale sostenibile e presuppone una politica del settore di lungo periodo per la valorizzazione complessiva del patrimonio forestale italiano;
  7. la tutela degli ecosistemi forestali è fondamentale per la conservazione del loro valore culturale, naturalistico, produttivo, paesaggistico e ricreativo anche nel tessuto urbano;
  8. la grave situazione determinata dal crescente numero degli incendi è aggravata dall’abbandono di circa la metà dei boschi italiani e dalla diffusione di patogeni quali funghi ed insetti;
  9. l’esercizio irrazionale del pascolo in bosco, determinato dalle pressanti esigenze sociali della montagna, è stato ed è causa di degradazione dei boschi e, in taluni ambienti, anche del grave fenomeno degli incendi;
  10. i prodotti forestali e le attività connesse agiscono positivamente sullo sviluppo di importanti settori economici (costruzioni, pannelli, industria cartaria, riciclo, energia, commercio), costituiscono motivo di occupazione per circa 300.000 addetti e rappresentano una quota pari allo 0.9% del prodotto interno lordo.

I congressisti auspicano che:

  • si sostenga la formazione universitaria, anche in una logica di rete, con l’istituzione di centri di eccellenza e la creazione di scuole di specializzazione; le Regioni e le Province Autonome promuovano la formazione tecnico-professionale, l’educazione ambientale e l’imprenditorialità giovanile in campo forestale;
  • sia finanziata la ricerca innovativa, integrando la ricerca universitaria e quella delle altre strutture nazionali ed europee, anche alla luce dell’agenda strategica Forest-based Sector Technology Platform dell’Unione Europea;
  • per la conservazione delle risorse idriche sia promosso un coordinamento a livello nazionale e locale per realizzare nei bacini di captazione interventi selvicolturali al fine di conseguire anche una maggiore efficacia sulla regimazione idrica;
  • nella lotta agli incendi boschivi venga superata la cultura dell’emergenza, mediante la prevenzione selvicolturale, il potenziamento di tecnologie innovative per la previsione dei rischi (telerilevamento, modellistica ambientale), il monitoraggio degli effetti di tali eventi sotto il profilo ecologico, economico e sociale;
  • si garantisca agli operatori del settore forestale continuità di impiego, riconoscimento della specifica figura giuridica, dignità professionale, formazione adeguata e sicurezza sul lavoro, coinvolgendo anche le associazioni di categoria;
  • si incrementi l’associazionismo forestale per superare i problemi connessi alle ridotte dimensioni della proprietà forestale e i conseguenti problemi di organizzazione del lavoro;
  • si sostenga la filiera bosco-legno in tutte le sue fasi, con particolare riferimento alle filiere “corte”, anche attraverso la certificazione di processo e dei prodotti forestali;
  • sia favorita la detassazione degli interventi selvicolturali, l’incentivazione e il sostegno finanziario per le azioni di miglioramento del bosco anche con forme di remunerazione a favore della proprietà forestale, in quanto produttrice di servizi ambientali di pubblico interesse;
  • sia incoraggiata la selvicoltura e la protezione delle foreste adottando la selvicoltura sistemica per la conservazione della biodiversità, attuando misure di prevenzione dei danni biotici e abiotici, con particolare riferimento alle specie invasive, e un potenziamento della ricerca nel settore della difesa;
  • sia data piena attuazione alle normative che riguardano l’istituzione e il funzionamento delle aree protette e della rete Natura 2000, favorendo il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse e il riconoscimento dell’importanza delle tradizioni locali;
  • si promuova la gestione integrata bosco-fauna, nella consapevolezza che la fauna selvatica è componente essenziale degli ecosistemi forestali;
  • siano incentivate e sostenute forme razionali di pascolamento per garantire l’armonia tra processi ecologici e socioeconomici interagenti ai fini della salvaguardia dei boschi.

I congressisti ritengono necessario che:

  1. si promuova una politica forestale che dia un reale sostegno al bosco, con particolare riferimento alle aree di montagna e a quelle disagiate, alla selvicoltura sistemica, alla gestione sostenibile, alla filiera del legno e alla realizzazione di piantagioni per arboricoltura da legno anche ai fini della produzione di biomasse per energia, attraverso l’esecuzione di piani territoriali;
  2. lo Stato, le Regioni, le Province Autonome si impegnino a far riconoscere a livello europeo la peculiarità del patrimonio forestale italiano, portatore di valori paesaggistici, economici, sociali, storici e culturali tipici del bacino del Mediterraneo;
  3. si prenda in considerazione il settore foreste nella politica ambientale, nella politica della salute pubblica e in quella del turismo, con particolare riferimento alla conservazione del suolo, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e ai processi di desertificazione;
  4. sia reso operativo e adeguatamente finanziato il Programma Quadro per il Settore Forestale (PQSF), redatto alla luce degli accordi internazionali sulle foreste, con particolare riferimento al Forest Action Plan e con la prescrizione di misure per la pianificazione forestale;
  5. vengano potenziate le strutture preposte ai settori forestali comunitari e internazionali al fine di assicurare la presenza costante e qualificata dell’Italia in tali sedi;
  6. sia creata a livello centrale una struttura permanente deputata al monitoraggio delle risorse forestali italiane secondo principi e modalità raccordate con quelle definite a livello europeo;
  7. sia promossa l’attività selvicolturale per la gestione forestale sostenibile, la tutela dei boschi soggetti a vincoli naturalistici, la salvaguardia della biodiversità e con essa le risorse genetiche, l’incentivazione della produzione legnosa e non, la valorizzazione delle esternalità proprie della multifunzionalità del bosco, la salvaguardia del paesaggio e il sostegno alla proprietà forestale;
  8. per rispettare gli impegni internazionali del Protocollo di Kyoto si dia piena realizzazione al Registro nazionale dei serbatoi agroforestali del carbonio e, nei meccanismi di commercio dei crediti di carbonio (emission trading), vengano introdotte le attività forestali dei privati senza imporre ulteriori vincoli alla gestione;
  9. venga potenziato l’Osservatorio nazionale del mercato dei prodotti e dei servizi forestali previsto dal D.Lgs. 227/2001, per valorizzare i servizi pubblici del bosco e il coordinamento del quadro normativo, gli aspetti inerenti le competenze forestali e ambientali, agevolando l’incontro tra domanda e offerta;
  10. siano rafforzati gli strumenti di coordinamento tra le autorità centrali dello Stato, le Regioni e le Province Autonome al fine di migliorarne l’azione normativa, di programma e di piano per lo sviluppo della selvicoltura, coinvolgendo le associazioni di categoria al fine di elaborare strategie operative condivise."
 
 
 

Navigazione

 

This website uses cookies to ensure you get the best experience on our website. More info