The 7th SISEF National Congress: participation and scientific contents
Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 6, Pages 333-336 (2009)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0600-0006
Published: Nov 23, 2009 - Copyright © 2009 SISEF
Commentaries & Perspectives
Abstract
The participation and scientific contents of the 7th SISEF National Congress, recently held at the University of Molise (Campobasso, Italy), are summarized and briefly discussed.
Keywords
Il VII congresso nazionale della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale si è svolto dal 29 settembre al 1 ottobre u.s. Il congresso dal titolo “Sviluppo e adattamento, naturalità e conservazione: opportunità per un sistema forestale in transizione” ha avuto luogo in due sedi, presso il Dipartimento di Scienze Umane, Storiche e Sociali (Isernia) e presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (Pesche). L’istituzione organizzatrice di questa edizione è stata l’Università degli Studi del Molise, attraverso i laboratori Ecogeofor e Dendrolab del Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio affiancati dallo spin off accademico Forestlab Centre e con il patrocinio della Regione Molise. L’affluenza è stata numerosa, con oltre 260 partecipanti appartenenti a diversi ambiti del settore forestale: università, istituti di ricerca, amministrazione pubblica e aziende private. A questo riguardo è stata significativa soprattutto la presenza di giovani che ha rappresentato la maggioranza dei partecipanti al congresso (Fig. 1). La provenienza geografica ha visto prevalere l’affluenza dall’Italia centrale con la Toscana, il Molise e il Lazio quali regioni maggiormente rappresentate. Tuttavia, anche il Sud ed il Nord hanno fatto registrare una discreta partecipazione prevalentemente dalla Basilicata e dal Piemonte. Nel complesso solo le regioni Liguria, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia non sono state rappresentate (Fig. 2).
Fig. 2 - Numero dei partecipanti al VII congresso nazionale SISEF in base alla provenienza geografica.
Il tema principale del congresso è stata la trasformazione che il settore forestale sta attraversando in un periodo di transizione: i cambiamenti in atto nel mondo forestale, infatti, riguardano sia i boschi che stanno subendo gli effetti di cambiamenti climatici, disturbi e gestione passata, sia l’intero settore che si trova obbligato a mitigare questi effetti attraverso un adattamento delle proprie attività. Si è ribadito il ruolo fondamentale dei ricercatori in selvicoltura ed ecologia forestale che sono chiamati al difficile compito di comprendere e comunicare la complessità e l’incertezza del dinamismo degli ecosistemi forestali ad amministratori e cittadini. L’invito, tuttavia, che il congresso ha fatto emergere è quello di vedere il “bicchiere mezzo pieno” cogliendo le nuove opportunità che la situazione odierna offre. L’introduzione di nuove tecnologie, l’attenzione sempre maggiore per la conservazione della biodiversità, il monitoraggio delle risorse forestali, il miglioramento delle tecniche produttive e lo sviluppo di sistemi sostenibili in armonia con l’ambiente e più adatti alle nuove politiche nazionali e internazionali sono solo alcuni dei campi che i partecipanti al congresso hanno identificato come “scommesse vincenti” su cui puntare.
I lavori del congresso sono stati articolati in tre sessioni plenarie, sei sessioni parallele e una sessione poster, nel corso delle quali sono stati presentati 144 contributi (79 comunicazioni orali e 65 poster).
Alle sessioni plenarie sono intervenuti sette ospiti, appartenenti a diversi ambiti scientifici e istituzionali, che hanno presentato argomenti relativi al settore forestale e ai suoi cambiamenti. Gli ospiti che hanno relazionato al congresso sono stati: il Prof. Riccardo Valentini (Università della Tuscia), il Dott. Andrea Camia (Joint Research Centre, Ispra), il Dott. Ronald McRoberts (USDA Forest Service, St. Paul, USA), il Prof. Carlos Alberto Labate (Università di Sao Paulo, Piracicaba, Brazil), il Prof. Andrej Boncina (Univerisità di Ljubljana, Slovenia), il Dott. Luigi Perini (CRA - Unità di Ricerca per la Climatologia Applicate all’Agricoltura) e il Dott. Romano Masè (Dirigente Generale Dipartimento Risorse Forestali e Montane, Provincia Autonoma di Trento).
Le sei sessioni parallele hanno trattato le seguenti tematiche (Fig. 3): Inventariazione e monitoraggio ambientale (12 contributi), Agroselvicoltura ed arboricoltura (12 contributi), Selvicoltura in trasformazione (12 contributi), Risposte ai disturbi ambientali (12 contributi), Gestione sostenibile del paesaggio forestale (12 contributi), Ecosistemi forestali e fattori ambientali (12 contributi).
Fig. 3 - Ripartizione percentuale dei contributi orali alle diverse sessioni del VII congresso nazionale SISEF.
Come per gli anni passati, il maggiore contributo è stato fornito dal mondo accademico (65%) cui fanno seguito gli Istituti di ricerca (25%) e l’amministrazione pubblica, in alcuni casi assieme a privati o associazioni di categoria (10% - Fig. 4). Tuttavia un aspetto molto importante è rappresentato dalla natura dei contributi che per quasi la metà dei casi non sono stati esclusivamente proposti da un solo gruppo ma da coautori di appartenenza ai diversi comparti.
Fig. 4 - Ripartizione percentuale dei contributi orali tra mondo accademico, istituti di ricerca e amministrazione (compresi privati o associazioni di categoria).
La sessione poster è stata invece suddivisa in tre sotto sessioni: Inventari forestali e selvicoltura (21 contributi), Gestione del paesaggio e agroselvicoltura (22 contributi) ed Ecosistemi e disturbi ambientali (22 contributi - Fig. 5). Inoltre, come tradizione consolidata nei passati congressi nazionali, una commissione, formata dal Dott. Paolo Di Martino (UNIMOL), Dott. Paolo Cherubini (WSL) e dal Prof. Gherardo Chirici (UNIMOL), ha assegnato il “Premio Umberto Bagnaresi” ai migliori poster presentati da giovani ricercatori che quest’anno ha visto tre ex aequo: “Tree ring features in poplar clones subjected to different water availability” di Claudia Cocozza (Università degli Studi del Molise), “Dinamiche di invasione di Populus tremula L. e Betula pendula Roth. in ambiente di brughiera: un’ipotesi legata al regime degli incendi” di Davide Ascoli (Università degli Studi di Torino) e “Effetti del fuoco prescritto sulla microflora edafica in pinete del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano” di Ambra Elena Catalanotti (Seconda Università degli Studi di Napoli).
Fig. 5 - Incidenza della sessione poster sui contributi totali e ripartizione delle sottosessioni poster.
In data 1 ottobre si è svolto il “summing up” presieduto dal Prof. Giuseppe Scarascia Mugnozza che ha sottolineato l’ottima qualità del congresso sia per quanto riguarda la qualità scientifica dei contributi e dei dibattiti, sia per l’organizzazione. Un giudizio unanime emerso in questa seduta conclusiva è stato espresso sull’integrazione tra i vari aspetti del mondo forestale ed in particolare tra ricerca, applicazione e amministrazione.
Infine, anche per quest’edizione è stata organizzata un’escursione scientifico-culturale nel territorio che ha ospitato il congresso. Quest’anno sono state dedicate ben due giornate a tal fine, con la collaborazione dell’Università degli Studi del Molise, il CRA-SEL, gli UUTTBB di Isernia e Castel di Sangro, il Giardino di Flora Appenninica di Capracotta e la Comunità Montana “Alto Molise”. In entrambe le giornate si è visitata la propaggine settentrionale della provincia di Isernia denominata “Alto Molise” e alcune aree Abruzzesi confinanti. Le visite hanno riguardato sia aspetti forestali e ambientali, quali la riserva UNESCO MaB “Montedimezzo-Collemeluccio”, il Bosco San Leo di Carovilli, il Demanio Regionale “Torre di Feudozzo” e il Giardino di Flora Appenninica di Capracotta, sia aspetti culturali, quali il teatro Sannitico di Pietrabbondante, cui si sono aggiunte degustazioni di tipici prodotti e gastronomie molisani.
In generale, il congresso ha fornito tanti spunti di riflessione sullo stato di transizione che il settore forestale attraversa mediante una discussione scientifica non priva di rigore e metodo. Alla qualità scientifica ha fatto da contorno un clima di rilassato dibattito critico in cui non sono mancati gli spunti divertenti e ironici. La composta informalità, tipica del mondo della ricerca forestale, ha garantito una partecipazione attiva di tutti i partecipanti, inclusa la componente più giovane. Infatti, come sottolineato dal Prof. Pietro Piussi e confermato dai dati, la “struttura per età dei partecipanti al congresso ha mostrato una forma piramidale che promette un’abbondante rinnovazione”. A questo proposito speriamo che i tagli selettivi non siano molto severi e che, anzi, tutti i giovani presenti al congresso possano essere “alberi d’avvenire”.
Un augurio di buon lavoro a chi ospiterà il prossimo congresso nazionale e un grazie e arrivederci a tutti i partecipanti.
Per coloro che sono interessati, alcune foto scattate durante i lavori del VII Congresso Nazionale SISEF sono disponibili all’indirizzo: ⇒ http://picasaweb.google.it/uchiavetta/FOTOSISEF2009?feat=directlink