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Shallowness and thoughtlessness in the media information on the environment and forests

Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 7, Pages 84-85 (2010)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0623-0007
Published: May 20, 2010 - Copyright © 2010 SISEF

Editorials

Abstract

A comment is made on the incredible shallowness and thoughtlessness of a piece in a prime time TV show, during which an authorized and regularly applied forest cut in a coppice stand (Lombardia, northern Italy) was described as an environmental disaster.

Keywords

Media, Environment, Forest, Information

 

Venerdì 14 maggio u.s. durante la trasmissione “Striscia la notizia” di Canale 5 è andato in onda un servizio sui tagli boschivi in Lombardia, nel quale si è voluto “vendere” al pubblico una regolare ceduazione autorizzata dalla legge (taglio periodico con rinnovazione vegetativa naturale del bosco) per un taglio illegale con effetti ambientali disastrosi. Oltre all’inconsistenza ed alla pretestuosità dei commenti del conduttore e dei due intervistati appartenenti ad associazioni ambientaliste (sarebbe stato opportuno intervistare anche chi aveva autorizzato il taglio) sono risultate molto gravi le affermazioni del ministro Prestigiacomo che ha dato risposte assolutamente inadeguate e non corrette, ignorando che la ceduazione dei boschi si esegue da secoli nei nostri boschi e senza particolari problemi.

A tale proposito si ricorda che nel documento "Criteri e buone pratiche di gestione forestale" redatto dalla Task Force Foreste del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) nel 2009 e sottoscritto anche dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) è riportato che “...i boschi cedui rappresentano un’opportunità se correttamente gestite ed indirizzate”.

Infatti, una corretta gestione selvicolturale potrebbe consentire di contribuire al mantenimento o miglioramento dell’assetto idrogeologico del territorio, alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla salvaguardia della biodiversità, oltre che una risorsa economica ed energetica importante per le aree rurali e in particolare per la montagna.

In secondo luogo il Ministro dovrebbe essere informato che i colleghi del MIPAAF ed in particolare il Corpo Forestale dello Stato hanno già realizzato il secondo Inventario Forestale Nazionale (il primo nel 1985 ed il secondo nel 2005, i cui dati sono disponibili on-line) e che attestano che in Italia i boschi costituiscono oltre il 30% della superficie totale (un dato 3 volte superiore a quello di un secolo fa).

Ciò che è avvenuto venerdì sera evidenzia, ancora una volta, un’assoluta mancanza di controllo nell’informazione che giunge a milioni di persone, ma soprattutto una superficialità da parte della massima autorità in campo ambientale, che nel caso specifico ha addirittura ringraziato il conduttore per aver segnalato un caso di abuso ambientale e, senza premura di verificare con i propri tecnici la fondatezza delle accuse esplicitate, ha fornito risposte che avrebbe potuto dare un qualunque cittadino poco informato.

Questo è un duro colpo per tutti coloro (ricercatori, tecnici del ministero e delle regioni, professionisti e operatori del settore) che da tempo si dedicano con passione e dedizione a studiare, divulgare ed applicare i principi ed i metodi della gestione sostenibile delle risorse forestali e naturali, la quale, se adeguatamente diffusa garantirebbe contemporaneamente conservazione ed uso delle risorse, con benefici per le generazioni attuali e future. Solo così sarà possibile ridurre la pressione sulle foreste dei paesi in via di sviluppo dove ancora la deforestazione è davvero perpetrata a causa della forte importazione, anche illegale, di legname da parte di molti paesi occidentali fra cui l’Italia.

 
 
 

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