A nice book on the forest, for our children
Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 7, Pages 251-251 (2010)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0641-0007
Published: Dec 02, 2010 - Copyright © 2010 SISEF
Book Reviews
Abstract
It is a short review of a well-written, scientifically-sound and pedagogic book which tell our children the beauty and the functionality of the forest.
Keywords
“Avventure nel Bosco, 20 storie con radici”, di Elena Accati, Lineadaria Editore, Biella, ISBN 978-88-95734-54-5, Euro 14.
Ho ricevuto il libro dal direttore della rivista e confesso di aver iniziato a leggerlo per senso del dovere e con più di un pregiudizio, come se provassi la sensazione di un’operazione editoriale troppo pianificata.
La pedagogia ecologico-ambientale è sicuramente la benvenuta in un paese come il nostro in cui la sensibilità e il rispetto per la natura sono da migliorare ed educare i bambini è certamente la strada maestra. È anche vero, però, che diverse iniziative editoriali si adagiano sui luoghi più comuni dell’universo “ecologia” e propagano idee stereotipate della natura e della foresta. Con effetti potenzialmente controproducenti sulla capacità di interpretare, da parte del bambino che cresce e diventa poi persona adulta, in modo critico ed efficace il rapporto non semplice e sicuramente variegato che lega l’uomo alla natura.
Ebbene, leggendo questo libro di Elena Accati, dall’elegante veste editoriale e ben illustrato dai bei disegni di Anna Curti, mi sono dovuto ricredere.
Nel libro c’è verità, esperienza diretta e genuino amore per la foresta e per l’educazione alla natura dei nostri bambini.
Costruito come un piccolo racconto giallo (chi mai avrà bruciato il nostro bosco?), il libro si snoda attraverso una ventina di capitoli, ognuno con un suo tema ecologico, in cui i protagonisti Jacopo e Angelo, il nipote e il nonno che lo guida, vanno alla scoperta del bosco, degli animali e delle piante che lo popolano, dei piccoli grandi segreti della foresta e della natura.
Elena Accati, docente alla facoltà di Agraria dell’Università di Torino, profonde nel libro due elementi importanti: da una parte una conoscenza professionale della natura, degli alberi e delle piante, che le consentono di presentare ogni argomento in modo semplice ma scientificamente corretto e di non adagiarsi su una visione stucchevole e irreale del rapporto uomo-natura; dall’altra il suo profondo amore per le cose che descrive, per la natura e per i boschi della sua amata Valle Cervo, nel Biellese. Per questo c’è verità nel racconto; scienza, tradotta in un linguaggio semplice e accattivante, e coscienza. Un bel connubio. Davvero un bel libro, scritto in buona lingua italiana, e anche questo non è poco; da regalare e far leggere ai nostri bambini. Io l’ho già fatto.
Nota finale: a tutt’oggi, la maggior parte della letteratura ecologica per ragazzi è ambientata nelle regioni del nord, nel nostro nord e nel nord del mondo. Dove, per ragioni storiche che sarebbe qui inopportuno quanto tedioso ricordare, la sensibilità ambientale della gente è più elevata. Pochi libri raccontano, ai ragazzi del sud, della sua straordinaria natura e del rapporto, spesso faticoso, fra luci e ombre, che lega l’uomo al suo ambiente. È un peccato, speriamo che la lacuna sia presto colmata.