A new text-book on the management of forest ecosystems
Forest@ - Journal of Silviculture and Forest Ecology, Volume 8, Pages 135-136 (2011)
doi: https://doi.org/10.3832/efor0668-008
Published: Jul 19, 2011 - Copyright © 2011 SISEF
Book Reviews
Abstract
A review is provided of a recently published text-book which describes, with emphasis on Italian forest ecosystems, ecologically-based approaches and methods for forest management and planning across different spatial scales.
Keywords
Corona P, Barbati A, Ferrari B, Portoghesi L (2011) - “Pianificazione ecologica dei sistemi forestali”. Compagnia delle foreste. Arezzo, pp. 206. ISBN 978-88-905577-0-5, Euro 35.
Negli ultimi decenni sia il territorio forestale sia l’approccio pianificatorio sono cambiati notevolmente. Il bosco si espande. Contemporaneamente, ogni anno, una parte di territorio sempre più ampia passa dalla destinazione rurale a quella urbanizzata. La domanda di sostenibilitàè sempre maggiore. In generale, la pianificazione del territorio segue regole sempre più complesse. La pianificazione forestale deve rapportarsi a sempre più numerosi dispositivi di pianificazione territoriale.
In questo contesto gli autori trattano l’approccio ecologico alla pianificazione dei sistemi forestali proponendolo nel libro pubblicato recentemente dalla Compagnia delle Foreste.
Il testo definito, in modo riduttivo, dagli autori “dispense didattiche” offre l’occasione per interessanti approfondimenti che emergono da tutti i 14 capitoli.
Al lettore vengono presentati, con particolare rilievo, i concetti della multifunzione dei sistemi forestali nel governo del territorio; i rapporti tra pianificazione urbanistico-territoriale e pianificazione forestale; i vari livelli di pianificazione forestale; le problematiche pianificatorie delle aree protette nonché gli strumenti di valutazione ambientale.
Nella parte iniziale si propongono le definizioni di base. Si evidenzia particolarmente il concetto di sistema che caratterizza l’approccio ecologico della pianificazione.
Si riportano inoltre richiami di ecologia dei sistemi forestali che predispongono l’inquadramento corretto della materia e risultano assai utili anche per l’organizzazione con cui vengono proposti.
Successivamente, al lettore, vengono presentati i principi della pianificazione ecologica di area vasta. A questo riguardo si sottolinea chiaramente come l’approccio concettuale della pianificazione territoriale, seguito fino agli anni novanta, che separava i mosaici paesistici di pregio da quelli fortemente modificati sia superato. Oggi l’impostazione ecologica della pianificazione territoriale prevede che venga interessato tutto il territorio, anche per la parte priva di qualità ambientale. Ciò è motivato dall’avere maturato la consapevolezza che la conservazione delle risorse naturali non si può fare solo in aree protette e che tutte le componenti del mosaico paesistico contribuiscono alla sua funzionalità.
Premessi questi criteri ci si sofferma sulla identificazione di aree territoriali omogenee e sulla valutazione dello stato di conservazione del paesaggio con riferimento all’area vasta.
In seguito gli autori, richiamando il concetto di gestione sostenibile e facendo specifico riferimento ai sistemi forestali, propongono i criteri generali della pianificazione ecologica. Evidenziano come sia necessario analizzare ed avere contezza dei numerosi strumenti di pianificazione ambientale e urbanistico-territoriale che affrontano sia gli aspetti del paesaggio sia la strategia dello sviluppo regionale. Analogamente operano anche altri strumenti pianificatori come il piano regolatore comunale generale e quelli della pianificazione di settore. Le determinazioni pianificatorie riferite al territorio forestale devono essere integrate, sia in senso verticale sia orizzontale, con tutti questi strumenti pianificatori che fanno capo a vari soggetti istituzionali.
A questo punto del volume si propone (cap. 6), un opportuno richiamo all’evoluzione del pensiero forestale che guida l’impostazione pianificatoria e le sue evoluzioni.
Gli autori tracciano di seguito i criteri di pianificazione forestale a scala nazionale. Si soffermano poi, dedicando un apposito capitolo (cap. 8) su quelli di livello regionale dettagliando le competenze e i caratteri salienti degli strumenti di pianificazione forestale. Si evidenzia inoltre come il piano antincendi boschivi e gli interventi di ricupero post incendio delle coperture forestali danneggiate dal fuoco, siano parti essenziali della pianificazione forestale di livello regionale.
Successivamente gli autori approfondiscono, ancora a livello di area vasta, il ruolo e gli obiettivi del piano forestale comprensoriale (PFC). Si precisa come il PFC, talvolta indicato come Piano forestale territoriale e altre volte come Piano forestale di indirizzo territoriale, rappresenti il livello intermedio tra quello regionale e quello aziendale. Quest’ultimo viene trattato in apposito capitolo (cap 10) sottolineando come rappresenti l’espressione classica dell’assestamento forestale. Si descrive come esso possa prevedere ad ordinare nel tempo e nello spazio gli interventi forestali ritenuti opportuni. Si esprimono con chiare descrizioni le tappe per realizzare il piano di assestamento di livello aziendale per poi dettagliare gli elaborati compresi nel piano stesso. Gli autori indicano i principi dell’assestamento e delineano le attuali tendenze soffermandosi sull’importanza di un processo di gestione adattativa basato sui principi della selvicoltura sistemica.
Si tratta poi della pianificazione forestale delle aree protette (cap. 11). Oltre ad indicare la struttura organizzativa degli Enti parco e descrivere gli strumenti di gestione, si propongono al lettore alcune indicazioni selvicolturali per le coperture forestali in funzione del loro grado di naturalità e della loro collocazione nella zonizzazione prevista dalla legge quadro sulle aree protette. Si segnala, in particolare, come anche in questo contesto gli autori indichino nella selvicoltura sistemica lo strumento capace di perseguire l’approccio ecosistemico che discende dalla convenzione sulla biodiversità e che può essere variamente modulato in rapporto alle suddette zonizzazioni.
Si riferisce poi della pianificazione forestale dei Siti della rete di Natura 2000 facendo anche un particolare riferimento alla valutazione di incidenza ambientale (cap. 12).
Si tracciano anche i caratteri salienti degli strumenti di valutazione ambientale integrata soffermandosi sulla valutazione di impatto ambientale e sulla valutazione ambientale strategica concentrando in un apposito capitolo (cap. 13) una vasta ed articolata materia.
Dalla completa panoramica che emerge dal testo si percepisce una sua grande utilità derivata dall’insieme dei principali criteri della pianificazione ecologia del territorio forestale organizzati con la successione logica necessaria per comprendere a fondo questo argomento. Inoltre questa vasta materia viene presentata con una linearità tale da suscitare l’interesse di chi deve in qualche modo rapportarsi ad essa.